Perugia, – Dal primo maggio è diventato operativo il trasferimento dalla Regione all’Agenzia Unica per la Mobilità ed il Trasporto Pubblico, della titolarità, gestione, controllo, verifica e monitoraggio di ulteriori tre contratti in essere per il trasporto pubblico: quello relativo ai servizi autobus temporaneamente sostitutivi dei ferroviari ex FCU nelle tratte ancora chiuse, in fase di ricostruzione, ed i servizi interregionali su gomma gestiti da ISHTAR; dei servizi di trasporto pubblico locale interregionali su gomma, gestiti da TPL Mobilità e dei servizi di TPL interregionali su gomma, gestiti da ATC & Partners che vanno ad aggiungersi al Contratto di servizio con Trenitalia già trasferito in precedenza.
Lo ha deliberato la Giunta regionale, nella sua ultima seduta, accogliendo la proposta dell’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti.
“Con questo atto, il risparmio per la Regione su base annua è di altri 300.000 euro – sottolinea l’assessore – che, sommato a quello del contratto con Trenitalia porta ad oggi ad una minor spesa per il bilancio regionale di circa 4,8 milioni per il 2022.
Nei prossimi mesi seguirà il trasferimento dei contratti della gomma di Province e Comuni fino a giungere ad una minor spesa annua lorda a regime di circa 10 milioni, da cui dovremo detrarre 1,5 milioni di euro che riconosciamo all’Agenzia sia per il suo funzionamento che per contribuire a ridurre gradualmente i debiti pregressi in base al piano di rientro concordato con le banche grazie anche alla valorizzazione ed alla vendita sul mercato o comunque al miglior utilizzo degli immobili e degli altri asset non funzionali all’esercizio del servizio di trasporto.
Naturalmente le scelte strategiche in materia di mobilità e trasporti, rimangono di competenza della Regione Umbria che le esercita per il tramite del Servizio Infrastrutture per la Mobilità e trasporto pubblico”.
“Capovolgendo le logiche del passato – ha concluso l’assessore – abbiamo insomma impostato la nuova gestione basata su criteri di sana amministrazione riorganizzando il TPL in Umbria in base ad una nuova architettura tendente, anche con la gara in corso di predisposizione, alla migliore correttezza amministrativa, alla efficienza, alla economicità dello stesso, ma anche con la completa sostituzione del materiale rotabile alla migliore qualità del servizio ed alla sua compatibilità ambientale, utilizzando peraltro il risparmio dell’IVA e la riduzione degli sprechi decisa prima della pandemia per consentire, da un lato, di onorare il debito pregresso con le banche e gli altri creditori e, dall’altro, di coprire i maggiori costi per 4 milioni annui necessari al rilancio dell’aeroporto S.Francesco”.