L’Assemblea legislativa ha
discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata del
consigliere Valerio Mancini (Lega) relativa a “Utilizzo delle
acque della diga di Montedoglio per contribuire all’innalzamento
del livello idrometrico del lago Trasimeno”.
Illustrando l’atto in Aula, Mancini ha spiegato che “i
livelli idrometrici del lago Trasimeno presentano con sempre
maggior frequenza forti criticità, collegate alla tendenza nel
tempo ad un decremento dei livelli e conseguentemente anche
della qualità delle acque per la diminuzione delle
precipitazioni e per l’aumento delle temperature. Risulta
pertanto utile approfondire la possibilità dell’utilizzo a fini
ambientali della risorsa idrica proveniente da Montedoglio, per
un eventuale apporto di acque al lago Trasimeno, mediante studi
e indagini preliminari che permettano di valutare l’idoneità
qualitativa della risorsa e la compatibilità delle acque di
Montedoglio con quelle del Trasimeno. La finalità è quella di
incrementare i livelli idrici del Trasimeno trasferendo un
volume annuo dai 10 ai 15 milioni di mc/anno dall’invaso al
lago. Si parla di acqua in eccesso. Questa operazione può
avvenire nei periodi di precipitazioni intense sul bacino di
Montedoglio con la necessità di rilascio delle portate in
esubero, oppure nel periodo di fine inverno inizio primavera,
qualora fossero raggiunti i livelli previsti di riempimento
dell’invaso rendendo così disponibili i volumi in eccesso”.
“Chiedo quindi alla Giunta – ha detto Mancini, secondo quanto
riferisce una nota della Regione – se sia possibile ridurre i
tempi per la realizzazione dello studio ‘Campionamento delle
acque provenienti dall’invaso di Montedoglio e prime ipotesi e
verifiche ai fini di un’eventuale adduzione delle stesse per
contribuire all’innalzamento del livello idrometrico del Lago
Trasimeno’, anche avvalendosi, se necessario, delle strutture
tecniche di Arpa Umbria”.
L’assessore Roberto Morroni ha risposto che “nella prima
parte anno si sono svolte due riunioni con il commissario
straordinario per la siccità, la Regione Toscana e la Regione
Umbria, proprio sull’uso dell’acqua della diga di Montedoglio
con l’intento di trasformare il protocollo di intesa in un vero
e proprio accordo tra le due Regioni. Rispetto all’idea, già
presente nel protocollo, di ricorrere alla diga di Montedoglio
per affrontare le criticità del lago Trasimeno, ho trovato
consenso e disponibilità da parte di tutti. Per questo abbiamo
assunto l’impegno di effettuare analisi per misurare la
compatibilità delle acque, sia quantitativa che qualitativa. La
Giunta, con una delibera del mese scorso, ha approvato uno
schema di accordo tra Regione e il dipartimento di chimica e
biologia dell’Università degli studi di Perugia per il
campionamento dell’acqua di Montedoglio e per formulare le prime
ipotesi per l’innalzamento del livello del lago Trasimeno.
L’accordo è stato sottoscritto a inizio settembre e i
campionamenti saranno effettuati a breve. Ma quello riguardante
la fauna ittica richiede una tempistica maggiore in quanto è
necessario lo svuotamento di una vasca che non potrà essere
effettuato prima della fine della stagione irrigua. I risultati
dovranno essere accompagnati dalle prime valutazioni di
compatibilità, con l’auspicio che possano fornire indicazioni
per la prima fase sperimentale”.
“L’ipotesi – ha proseguito l’assessore – è quella del
trasferimento di un volume annuo tra i 10 e i 15 milioni di mc
annui dall’invaso al lago, che potrebbero avvenire in periodi di
precipitazioni intense che necessitano il rilascio dell’acqua in
eccesso oppure a primavera, sempre per il volume in eccesso. Se
fattibile, tale apporto potrebbe assicurare un incremento annuo
significativo del livello medio del lago. Con gli attuali
impianti servirebbero circa 120 giorni per trasferire i 10
milioni di acqua, cosa che potrebbe avvenire sul fosso Paganico
a nord di Castiglione del Lago. Servirebbe un investimento
minimo per la sistemazione del fosso e la sostituzione della
valvola di scarico. Inoltre in una riunione del 19 settembre con
il ministro Musumeci, la presidente Tesei e altri è emersa
l’ipotesi di affidare il commissariamento del lago Trasimeno
all’attuale Commissario straordinario per la siccità Nicola
Dell’Acqua per mettere in campo soluzioni concrete, che non
riguardano solo l’apporto di acqua da Montedoglio ma anche
l’effettuazione rapida dei dragaggi che contribuirebbe ad
alleviare le criticità del Trasimeno”.
Nella sua replica Mancini si è detto soddisfatto della
risposta dell’assessore. Per anni non si è voluto fare nulla per
indolenza. L’incapacità amministrativa ha portato a non cogliere
opportunità che oggi stanno emergendo. L’acqua della diga di
Montedoglio aiuterà il lago Trasimeno, operazione che diventerà
strutturale insieme alla manutenzione”.