(UNWEB) Perugia. “La situazione degli studenti è diventata insostenibile e le Giunte, sia regionali che comunali, restano a guardare, senza muovere un dito. Dopo la pubblicazione delle liste Adisu, dalle quali sono risultati ben 458 studenti idonei ma non beneficiari, che non potranno usufruire di un posto letto, centinaia di giovani hanno ripreso a manifestare sotto Palazzo Donini, chiedendo a chi governa di risolvere la crisi abitativa che ha colpito la città di Perugia. Sono studenti con un reddito basso, che hanno diritto a un posto letto gratuito, ma che non potranno averlo perché i posti non bastano, perché le strutture dedicate sono poche e questo la Regione lo sapeva da mesi.
La Giunta Tesei si è dimostrata inadeguata a far fronte a tale crisi abitativa e il Comune di Perugia, che non ha preso una posizione, ancora non ha regolamentato il mercato privato. Intanto gli studenti, per far sentire la loro voce e per vedersi riconosciuto un semplice diritto, sono costretti a dormire in auto e accamparsi in tende.
La Regione e il Comune sono responsabili nei confronti degli studenti e devono garantire loro il diritto alla casa, il diritto allo studio e il diritto ad avere un futuro. Perché è di questo che si tratta, del futuro di centinaia di giovani, costretti a rinunciare a studiare perché non sanno dove dormire.
Pochi giorni fa si è svolto a Palazzo Donini un convegno organizzato dalla Regione, dal titolo ‘L’Umbria per i giovani: mobilitare, collegare, responsabilizzar’. Ma cosa vogliamo mobilitare, se non riusciamo neanche a dargli un tetto sulla testa? Tante parole, poca sostanza, perché i giovani hanno bisogno di servizi e di infrastrutture, ma l’Umbria e Perugia ne sono carenti. Come può l’Umbria diventare una regione attraente per i giovani in questo modo?
Perugia è tra le città più care d’Italia, c’è carenza di alloggi, gli affitti privati sono alti, gli abbonamenti del trasporto pubblico sono eccessivi e non rateizzabili, gli autobus per collegare il capoluogo e i comuni limitrofi sono pochi. I giovani poi, devono essere stimolati a viaggiare, ma Perugia offre un aeroporto con quattro mete e neanche attraenti. Per non parlare del trasporto ferroviario: la Capitale è raggiungibile solo con regionali che impiegano più di due ore, il sud Italia – da dove provengono moltissimi studenti – è praticamente irraggiungibile, o lo è solo con autobus che impiegano 8-10 ore. La nuova linea dell’Alta Velocità tanto richiesta dagli umbri, si farà con tutta probabilità in Toscana, lasciando Perugia, il capoluogo, ancora una volta isolato. Una Regione che non punta sui giovani è una Regione destinata a rimanere arretrata e a fallire in tutto. Ed è quello che sta accadendo in Umbria e in particolare a Perugia, grazie alle Giunte Tesei-Romizi”.