(Ufficio Stampa/Acot) – “I parchi e i giardini storici sono un pezzo importante dell’identità cittadina: opportunamente riqualificati e valorizzati contribuiranno a migliorare la qualità della vita dei ternani offrendo delle vere e proprie oasi di bellezza”. Lo ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici e all’ambiente e vicesindaco Benedetta Salvati in occasione dell’approvazione da parte della giunta comunale della delibera con la quale è stato dato il via libera ai due progetti per gli interventi di riqualificazione del parco “La Passeggiata” e del giardino “Ex Foresteria” e le relative schede tecniche da inviare al Ministero della Cultura per la partecipazione all’Avviso Pubblico legato al PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Missione 1, Component 3, Investimento 2.3: “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”.
“Anche in questo caso abbiamo messo a punto e inviato due progetti seri, approfonditi e importanti grazie all’impegno e alle competenze della nostra Direzione Ambiente: concorriamo per un finanziamento di oltre 3 milioni e 250mila euro. Questi progetti, se finanziati, saranno complementari agli interventi che eseguiremo con i fondi già ottenuti nel programma di rigenerazione urbana, in particolare per la ristrutturazione dei viali della Passeggiata e per la rifunzionalizzazione dell’ex chiesa-auditoium del Carmine”.
In particolare il primo progetto proposto nella delibera appena approvata, per un finanziamento di un milione e 255mila euro riguarda i Giardini di Campo Reale, intorno all’Ex Foresteria, tra via Primo Maggio, piazza Tacito e Corso Tacito. Si tratta di un intervento di riqualificazione e valorizzazione botanica del giardino, per migliorarne l’accoglienza e creare un nuovo punto d’incontro anche di carattere culturale e turistico. La palazzina di Corso Tacito e il suo giardino – si legge nel progetto – sono simboli della storia contemporanea della città di Terni, una sorta di testimone ideale tra la radice industriale della città dell’acciaio, che ancora vive nella memoria della comunità, e la declinazione del riuso urbano post industriale.
La Palazzina risale agli inizi del Novecento, quando la città di Terni divenne uno dei più importanti poli industriali del panorama nazionale e si verificò una grande espansione urbanistica. Uno dei protagonisti di quegli anni fu l’ingegnere Cassian Bon rappresentante prima della Società degli Alti Forni e Fonderie di Terni e quindi della SAFFAT. E proprio lui volle creare la palazzina in forma di villa contornata da un ampio giardino.
Gli interventi descritti nella scheda riguardano la componente arborea, l’architettura del giardino e l’impiantistica e mirano a rigenerare l’aspetto originario dello spazio esterno rifunzionalizzandolo per attività ricreative e culturali, in considerazione della sua collocazione strategica.
Del giardino si occupò anche l’ex direttore della Terni Gian Lupo Osti, che oltre ad essere un manager di livello nazionale fu anche un botanico, autore di testi sui giardini e sulle peonie e scopritore di una nuova varietà di peonia subito classificata dai botanici come “Peonia Ostii”.
Il progetto prevede che proprio a Osti potrà essere dedicata una collezione di peonie erbacee nel nuovo giardino; sarà inoltre realizzato un laboratorio creativo per la sensibilizzazione delle pratiche di Ecodesign, un totem multimediale sulla storia della Palazzina dell’Ex Foresteria e dei suoi legami con la città e l’industria, prodotti audio-visivi divulgativi della componente faunistica del giardino. Sono state proposte anche la catalogazione e digitalizzazione dell’archivio di Gian Lupo Osti, l’organizzazione di un incontro annuale sulle peonie mediterranee dedicato a Gian Lupo Osti.
Ancora più articolato è l’intervento previsto per il parco pubblico della Passeggiata (per una richiesta complessiva di finanziamento di 2 milioni di euro) che comprende edifici, viali alberati, giardini e aree a parco ed è di proprietà del Comune dal 1846. Si tratta di un parco storico sottoposto a vincolo (con DM 24 giugno del 1913 del Ministero dell’Istruzione) e costituisce un’area di circa 4 ettari di superficie di elevato pregio culturale, botanico e architettonico, oltre ad essere una fondamentale area ricreativa al centro della città.
La proposta progettuale prevede interventi straordinari per il recupero dei viali e degli spazi da essi definiti, delle aiuole e della loro struttura, del patrimonio arboreo, delle fontane e di altri elementi architettonici presenti (mura medievali che delimitano il parco) e sull’impiantistica. In particolare sono stati indicati interventi di manutenzione straordinaria sulla vegetazione (alberature, arbusti ed erbacee); interventi di manutenzione straordinaria sull’impianto architettonico del giardino (rigenerazione delle aiuole storiche e dei relativi cordoli costituiti in roccaille, rigenerazione degli antichi vialetti interni, rifacimento recinzioni in ferro battuto intorno al laghetto, rifacimento voliera, manutenzione straordinaria cinta muraria (parte interna) e messa in sicurezza; interventi sull’ impiantistica idraulica (manutenzione straordinaria fontane e laghetto, realizzazione impianto raccolta acque piovane e ricircolo idrico fontane e laghetto, dotazione di sistemi di monitoraggio dei flussi idrici e funzionalità dell’impianto, realizzazione impianto di irrigazione a basso consumo idrico); interventi sugli impianti di illuminazione (manutenzione straordinaria ed ampliamento dei punti di illuminazione e sostituzione corpi illuminanti); la realizzazione di un impianto di videosorveglianza; l’installazione di sensori di monitoraggio dello stato di salute degli alberi, della stabilità, dei valori di inquinanti (PM10, NOx, ecc); valorizzazione residui vegetali da manutenzione; comunicazione ed eventi socio culturali.
Originariamente l’area della Passeggiata era di proprietà del Vescovo e coltivata ad orti. Venne successivamente acquisita nelle proprietà del demanio francese, che poco dopo la vendette a Gandolfo di Genova. Dopo un periodo di incuria, nel 1846 venne acquistata dal Comune per destinarla a “comodità di pubblico”.
“Il Terreno interno racchiuso da esso, già di proprietà di questa Mensa Episcopale era passato in dominio di alcuni Genovesi per acquisto fattone dal demanio Francese. Era campo da semina di Biade, ingombro da invecchiate e cadenti Piante di Gelsi , frastagliato da fossi che ricevevano i scoli di alcune chiaviche della Città, bordeggiati da vepri da cespi e da orti che, brutta sconcezza a vedersi nell’interno di essa a fronte dei ridenti colti che si presentarano all’ esterno. Fu quindi ottimo consiglio suggerito dall’ ornato e dall ‘igiene pubblica, di toglierlo dal dominio di non curanti forastieri Eredi Gandolfo di Genova, e dal possesso di speculatori fittajoli, facendone legale acquisto per destinarlo a commodità del pubblico Cotest’ ottimo divisamento si mandò ad effetto con stipolato di compra vendita del 3 Agosto 1846, pagatone il prezzo di L 600. In seguela di ciò potè ampliarsi l ‘ antico stradale per quattro volte più della sua primiera larghezza, e destinarsi il resto della superficie del Campo a delizioso aggregato del pubblico passeggio, giusta l’elegante disegno ideato dal Genio del sopra elogiato Ingegnere Comunale Domenico Giannelli“.
“Storia contemporanea o statistica della città di Terni a tutto il 1858” di Lodovico Silvestri