“Desidero esprimere il mio più
sincero e convinto ringraziamento alla Guardia di finanza per la
brillante operazione condotta nei giorni scorsi tra Spello e
Foligno, che ha portato al sequestro di 25 chilogrammi di
cocaina purissima, una pistola risultata rubata, telefoni
criptati e una somma considerevole di denaro contante. Si tratta
di un intervento di altissimo livello investigativo, che
conferma ancora una volta l’eccellenza e la determinazione delle
nostre forze dell’ordine nella lotta contro il traffico di droga
e le organizzazioni criminali che ne traggono profitto”: lo
dichiara Marco Squarta, europarlamentare umbro di Fratelli
d’Italia, commentando l’inchiesta che ha condotto all’arresto di
un uomo di 36 anni e affermando che “lascia interrogativi” la
misura degli arresti domiciliari disposta per il presunto
responsabile.

“In questo quadro – prosegue Squarta in una sua nota – sento
il dovere di condividere una riflessione che non vuole in alcun
modo essere una critica né un’ingerenza nel lavoro della
magistratura, per la quale nutro il massimo rispetto. Si tratta
piuttosto di una considerazione, credo legittima e condivisa da
molti cittadini, in merito alla misura cautelare disposta dal
Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Spoleto: la
detenzione domiciliare con braccialetto elettronico, nei
confronti di una persona colta in flagranza con una quantità
rilevantissima di droga, un’arma rubata e strumenti tecnologici
tipici delle reti criminali”.

“La mia non è una valutazione giuridica – aggiunge – né
tantomeno un giudizio sull’operato dei magistrati, che hanno
competenze e responsabilità che vanno rispettate senza riserve.

Tuttavia, in un contesto sociale già segnato da fragilità e
incertezze, è naturale che decisioni di questo tipo possano
suscitare interrogativi nell’opinione pubblica, specie in
termini di percezione della giustizia e di fiducia nelle
istituzioni”.

“Molti cittadini si chiedono, con comprensibile smarrimento –
afferma ancora Squarta – cosa serva per finire realmente in
carcere, se non bastano 25 chili di cocaina e una pistola
rubata. È un interrogativo che merita attenzione, proprio perché
riguarda il rapporto tra Stato e cittadini, e il modo in cui le
istituzioni vengono percepite nella loro capacità di garantire
sicurezza e legalità”.

“Credo sia importante – conclude Squarta – che l’impegno e la
dedizione quotidiana delle forze dell’ordine trovino sempre un
riscontro coerente in ogni fase del sistema giudiziario. Anche
per questo, con spirito costruttivo e piena fiducia nella
magistratura, auspico una riflessione più ampia sull’efficacia
degli strumenti cautelari, soprattutto nei casi in cui emergano
elementi di particolare gravità e pericolosità sociale”.

Giustizia e Responsabilità di Governo

Marco Squarta, esponente di Fratelli d’Italia e rappresentante di un partito alla guida del governo, solleva interrogativi sull’efficacia delle misure cautelari, auspicando una riflessione sull’adeguatezza del sistema giudiziario. Tuttavia, proprio perché parte della maggioranza, il suo partito ha non solo l’opportunità, ma anche la responsabilità di tradurre queste riflessioni in azioni concrete.

Se davvero si ritiene necessario intervenire per garantire maggiore sicurezza e coerenza nel rapporto tra Stato e cittadini, Fratelli d’Italia ha tutti gli strumenti per avviare una riforma della giustizia seria, incisiva e capace di rispondere alle esigenze del Paese. Continuare a limitarsi a dichiarazioni senza un seguito concreto rischia di minare la fiducia dei cittadini, che si aspettano soluzioni e non semplici analisi. È tempo che chi governa assuma fino in fondo l’onere di cambiare ciò che ritiene inadeguato.