PERUGIA – “Preoccupa il repentino incremento della diffusione dell’infezione da coronavirus registrato in Umbria: ben 447 contagiati in più solo nell’ultimo giorno con un aumento del 9,8%; 4.977 i soggetti in isolamento ed un + 5,7% (sono 204) di ricoveri ospedalieri. Sono dati che impongono un cambio di passo”. Così la senatrice Nadia Ginetti (Italia Viva).
“Se non si interviene con decisione, contagi è ricoveri sarebbero destinati a triplicarsi nel giro di un mese. Non è questo il tempo delle polemiche e della ricerca di eventuali responsabilità per ritardi o omissioni: sarà il tema di un altro tempo. Ci si salva insieme, il SSR (Servizio Sanitario Regionale) è uno e deve funzionare in modo unitario, coordinato e orientato all’obiettivo: sconfiggere il virus e salvaguardare i cittadini. Italia Viva non farà polemiche strumentali con la Giunta regionale, come purtroppo succede a parti invertite a livello nazionale. Intendiamo dare il nostro contributo costruttivo di stimolo, più che di critica.
Ora è richiesta la massima collaborazione di tutti, e come avevamo già chiesto alla presidente Donatella Tesei mesi fa, ogni decisione poteva trovare una maggior condivisone attraverso un confronto costante tra forze politiche e sociali, operatori sanitari e cittadini, sindaci ed amministratori, per piegare la curva dei contagi e mettere il sicurezza il territorio regionale e i suoi cittadini. Ma le polemiche di questi giorni dimostrano che non è stata questa la strada presa dalla Giunta, per esempio per l’individuazione dei 70 posti letto per pazienti covid all’ospedale di Spoleto ed i 30 a quello di Pantalla, pezzi di un puzzle da costruire ancora. Trovo inaccettabile decidere la chiusura e la trasformazione dei servizi sanitari offerti in un territorio, come quello di Spoleto, senza una condivisione delle scelte con il primo cittadino. Perché oggi il sistema appare in affanno nel territorio. Ed è qui che bisogna agire con più determinazione per evitare che gli ospedali si riempiano ed il sistema vada in crisi”.
“Il DL del 9/03/2020, insieme al Decreto Rilancio, ha stanziato più di 4 mld di euro – sottolinea Ginetti – per la sanità e nello specifico per potenziare la rete di assistenza territoriale. Su questa base l’Umbria ha approvato il 6 agosto un piano per il potenziamento della rete territoriale, sostenuto da 20,5 milioni di euro di cui 12 destinati all’assunzione di personale medico ed infermieristico al fine di strutturare un sistema di monitoraggio e sorveglianza per contrastare l’eventuale nuova ondata attraverso le famose tre T (testare , tracciare, trattare). I fatti purtroppo dimostrano che su questo versante ci sono ritardi da superare immediatamente. E trovo assurda la decisione di non effettuare più tamponi a familiari di positivi, se asintomatici. La battaglia si combatte al contrario sul territorio, pertanto, riteniamo innanzitutto necessario potenziare i Dipartimenti di Prevenzione e i Distretti, fornendo immediatamente le risorse necessarie, di personale in particolare. I medici di famiglia, inoltre, devono essere maggiormente coinvolti e messi nelle condizione di svolgere un ruolo determinante, così come le farmacie, con la loro rete diffusa, anche per questo servirebbe l attivazione dei 36 miliardi di euro del Mes”.
“Infine, l’efficienza complessiva del sistema sanitario – conclude la senatrice Nadia Ginetti – ha bisogno che siano eliminate le incertezze sul destino della sanità in Umbria. Tutti i cittadini ed il personale, che non finiremo mai di ringraziare per il loro encomiabile impegno, hanno diritto di sapere. E’ ora che la Giunta metta sul tavolo e in discussione il suo piano sanitario e chiarisca le prospettive che si vogliono dare al sistema. Superi questo sistema commissariale di gestione delle Aziende con la nomina delle direzioni delle USL e dell’Aziende Ospedaliere. La fase emergenziale acuisce le difficoltà e non ci concede molto tempo. La giunta regionale agisca con determinazione a salvaguardia dell’Umbria”.