Servono altri mille docenti e 900 collaboratori scolastici (bidelli) per far fronte all’emergenza Covid nelle scuole umbre: è quanto chiedono i presidi delle 140 istituzioni didattiche, suddivise su 800 plessi. Questo a prescindere dall’organico di fatto, ancora da definire. Nel 2019 c’erano 13 mila docenti e tre mila amministrativi. Il 29 agosto la direttrice dell’ufficio scolastico regionale, Antonella Iunti, ha dato comunicazione dell’avvio della selezione del “contingente straordinario anti Covid”. Per il cuore verde ci sono a disposizione già 12.848.000 euro del decreto rilancio. Più altri cinque sono attesi dal decreto agosto. “Queste sono le richieste ma non è detto che l’organico sarà quello. Rispetto ai monitoraggi effettuati (otto in tutto, ndr) i numeri potrebbero scendere. Priorità sarà data ai docenti del primi ciclo, dove è prevista solo didattica in presenza”, spiega Iunti. Il 29 agosto ha già autorizzato l’attivazione di 122 (78 nella provincia di Perugia e 43 in quella di Terni) posti aggiuntivi di personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Posti assegnati, come ogni anno per far fronte alle richieste delle istituzioni scolastiche per salvaguardare le esigenze connesse alla presenza di alunni con disabilità, la continuità del servizio pubblico, nonché al fine di garantire adeguato livello di sicurezza, prescindendo, dunque, dalle specifiche esigenze connesse all’emergenza epidemiologica. Da qui l’annuncio di Iunti che “sono in corso di assegnazione, da parte dell’amministrazione centrale, le risorse per l’attivazione di posti aggiuntivi di personale docente e Ata correlate al Covid-19”. L’ufficio regionale “provvederà, pertanto, a distribuire il relativo contingente, assegnandolo alle istituzioni scolastiche”. Mancano due settimane all’apertura delle scuole. E martedì iniziano i corsi di recupero. Resta da chiarire la questione dei soggetti “fragili”. “Sul fronte dei docenti”, fa sapere Erica Cassetta, segretaria generale Cisl scuola dell’Umbria, “se ne contano un centinaio circa, ma non sappiamo quanti sono gli studenti. Risultano 1.900 docenti e bidelli che servono, ma prima dei monitoraggio le richieste ne indicavano tremila. La situazione è in continua evoluzione Ci sono ancora troppe questioni irrisolte, siamo impreparati alla riapertura. Occorre rinviare”. Intanto l’Itis Volta di Piscille ha già allestito le prime aule con i banchi a rotelle, pubblicando le foto nel profilo Facebook dell’istituto.