laureti bori schlein ferdinandi(UNWEB) Perugia, – Tour umbro per la segretaria nazionale del Partito democratico Elly Schlein, impegnata a sostegno dei candidati sindaco e candidata in prima persona alle Europee. A Perugia bagno di folla presso l’area verde Arcadia di San Sisto insieme al segretario regionale Tommaso Bori, a Camilla Laureti e a Vittoria Ferdinandi.


L’iniziativa si è aperta con un minuto di silenzio per le morti bianche di Palermo. “Tre grandi donne intorno a me, Vittoria Ferdinandi, Camilla Laureti ed Elly Schlein – ha detto Bori – che è qui per spingere e dare forze a quanto stiamo facendo in questa bella campagna elettorale.  Abbiamo riaperto una partita perché abbiamo imparato dagli errori del passato. Oggi a Perugia siamo uniti e forti con una candidata all’altezza di questa sfida. Le destre governano male, negano diritti sociali, diritti civili e diritti costituzionali come il diritto alla salute. Lo smantellamento della sanità è anche responsabilità del primo cittadino della città che non ha mai detto in proposito una parola. Solo con un noi si può tornare a vincere. E noi siamo qui, tutti insieme, e lavoreremo con il sorriso e con convinzione fino alla vittoria”.

Anche la segretaria Schlein ha tirato la volata alla candidata Ferdinandi: “Una persona competente e appassionata, che nel suo percorso ha sempre dimostrato vicinanza ai bisogni delle persone. C’è bisogno di questo, di ascolto e di un rilancio per riaccendere la speranza. Vittoria Ferdinandi è la persona giusta per fare questo a Perugia e sono felice del grande entusiasmo che ha saputo raccogliere tenendo insieme questa coalizione plurale, progressista, impegnata per la giustizia sociale, il lavoro di qualità, per l’innovazione e ridare opportunità di buona impresa in questa città.
Ringrazio anche il Pd: qui in questa regione e in questa città si è messo a disposizione con generosità per costruire coalizione in grado di competere con le destre. Questo è un esempio quando funziona così bene e si respira voglia di riscatto per una città che deve tornare a parlare all’Europa”.

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