(UNWEB) Il bilancio delle attività svolte nella prima parte della legislatura, le iniziative intraprese nel corso del 2022 e gli obiettivi futuri. Con un occhio alle previsioni e alle prospettive di sviluppo dell’Umbria, meno rosee di quelle recentemente descritte dalla presidente della Giunta regionale. Questi gli ambiti toccati dai componenti del Gruppo consiliare regionale del Partito democratico durante la conferenza stampa che si è svolta questa mattina a Palazzo Cesaroni.
I consiglieri Simona Meloni (capogruppo), Michele Bettarelli, Fabio Paparelli e Tommaso Bori hanno evidenziato gli ambiti sui quali l’attività del gruppo di opposizione si è particolarmente concentrata, annunciando una fase di consultazione e partecipazione con la società civile per affinare e indirizzare l’attività politico istituzionale della seconda parte della Legislatura.
Il capogruppo Meloni ha annunciato l’intenzione di “dare vita, nei primi mesi del 2023, ad un Osservatorio regionale, aperto al contributo delle forze economiche e sociali, al fine di coordinare e promuovere interventi legislativi finalizzati a fare dell’Umbria una regione più giusta, virtuosa, efficiente e sviluppata. L’idea nasce dalla volontà di rendere ancor più stabile e fruttuoso il dialogo con la società umbra ed offrire un luogo di confronto ed elaborazione finalizzato a intraprendere iniziative legislative maggiormente in linea con le aspettative e i bisogni del territorio e delle sue comunità. Una comunità che non potrà contare poi molto sulle risorse del Pnrr, visto che delle 19 misure riguardanti l’Umbria solo l’11% è stata completata (una soltanto) mentre tutte le altre sono in ritardo oppure neanche avviate. Con prospettive dunque non troppo positive per i prossimi anni. Tutto questo mentre su sanità e rifiuti, agricoltura e sociale, ricostruzione e Italia Mediana, materie di forte impatto sul territorio e sui cittadini, si registrano ritardi e scelte contraddittorie.
Nel 2022 abbiamo presentato alcune proposte che riteniamo di particolare attualità ed interesse, anche per sopperire alle carenze dell’amministrazione di centrodestra: Norme per la promozione del welfare collaborativo; assistenza sanitaria per la morte serena e indolore di pazienti terminali, disturbi del neurosviluppo: normativa a sostegno dei pazienti e degli operatori sanitari; Umbria creativa: il nuovo testo unico sulla cultura”.
Per Tommaso Bori “presto riusciremo a portare a conclusione l’iter della norma sui disturbi del neurosviluppo, un gruppo enorme di patologie che non vedono una presa in carico adeguata mentre invece necessitano di essere affrontate nei primi anni di età. È necessario avere centri di riferimento ed equipe multidisciplinari. Un’azione importante che giunge al termine di una battaglia di anni, che vorremmo far finanziare con un milione di euro”.
Michele Bettarelli ha sottolineato che “si susseguono notizie di un deficit da 200 milioni nei conti della sanità mentre i servizi vengono ridotti e le prenotazioni sono rallentate se non bloccate. Sui rifiuti, il Piano della Regione ha riportato pareri pesanti e voti contrari da parte degli Enti locali. In Seconda commissione spingeremo per modificarlo seguendo le linee guida europee, basate sulla riduzione della produzione e sul riciclaggio. Non certo ampliando le discariche come si vorrebbe fare. Grazie ai risparmi dell’Assemblea legislativa verranno stanziati fondi da destinare ai Comuni per la rimozione delle barriere architettoniche. Abbiamo portato in Commissione e in Aula la questione dei crescenti costi energetici e delle leve che la Regione avrebbe potuto attivare: questo non è avvenuto e i rincari si sono scaricati sui cittadini. Nel frattempo la normativa sul sostegno agli impianti fotovoltaici è rimasta bloccata in Aula per problemi della maggioranza”.
Il consigliere Paparelli ha rimarcato che “in Umbria famiglie e imprese pagano più che nel resto d’Italia l’aumento dei costi dell’energia e delle bollette. L’economia regionale risente dell’interruzione dell’opera di internazionalizzazione delle imprese mentre le carenze nelle politiche per il lavoro hanno fatto crescere il numero degli inattivi, che a Terni superano la quota della popolazione attiva. Un territorio che vanta zero progetti relativi al Pnrr. Domani porteremo in Aula una mozione per riscrivere il piano sanitario e la convenzione con l’Università. In questo comparto ci sono zone oscure su cui fare luce: dall’ospedale da campo all’ex Milizia. Senza dimenticare i fondi, 107 milioni di contributi aggiuntivi, assegnati all’Umbria e utilizzati non si sa per cosa. Oppure i 45 milioni di acquisti aggiuntivi di beni e servizi di cui non è chiara la finalità. O i 18 milioni di euro di spesa supplementare per il personale nonostante le zero assunzioni. L’Umbria infine ha raggiunto percentuali elevate, oltre il 12%, di abbandono scolastico, con un incremento preoccupante”.
Nella prima metà della Legislatura i consiglieri regionali del Partito democratico hanno presentato 370 interrogazioni (101 nel 2022) e 145 mozioni (ne sono state discusse 68: 19 respinte, 19 approvate, 21 ritirate e 7 all’esame della Commissione). Sono state presentate 25 proposte di legge, relative a: LAVORO (Parità retributiva tra i sessi, sostegno dell’occupazione femminile di qualità, Disposizioni in materia di equo compenso, Disposizioni per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali, Interventi urgenti a favore dei gestori di edicole); PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (Struttura organizzativa e dirigenza regionale, Norme sulla istituzione e disciplina dell’Arpa, Tutela e valorizzazione dei piccoli comuni, Ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate); SOCIALE (Modificazioni ed integrazioni al testo unico in materia di sanità e servizi sociali, Edilizia residenziale sociale, Tecniche salvavita in età pediatrica e servizio di psicologia scolastica, Sostegno dei pazienti e agli operatori nell’ambito dei disturbi del neurosviluppo, Iscrizione dei senza dimora nelle liste degli assistiti delle aziende sanitarie, Revenge porn norme a tutela delle vittime della diffusione illecita di immagini); SANITÀ (Obbligo di vaccinazione degli operatori sanitari, Disposizioni relative alle attività di tatuaggio e piercing, Norme per l’istituzione dello psicologo di cure primarie); CULTURA (Tutela e promozione della cultura popolare folklorica, Promozione e la valorizzazione dei viaggi della memoria, Sistema museale regionale e valorizzazione dei beni culturali, Norme in materia di biblioteche, Archivi storici, centri di documentazione).