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Redazione

07 settembre 2021 16:09






Risse, spaccio e bivacchi. La situazione a Fontivegge, nonostante gli sforzi di istituzioni e forze dell’ordine, non migliora, suscitando preoccupazione e proteste tra i residenti.


Un problema che si trascina avanti da anni, da quanto il quartiere residenziale si è trasformato in dormitorio, dubbie frequentazioni e regno di spacciatori e prostituzione. Dopo i fatti della settimana scorsa, con una rissa finita a coltellate e due locali etnici chiusi, uno dal questore e uno dal sindaco, si è discusso di nuovi interventi nel corso di una riunione operativa tenutasi in Questura nella mattinata di ieri.


La prima decisione è stata quella di intensificare le attività di controllo delle forze dell’ordine, con un pattuglione interforze tra Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza, Esercito Italiano e Polizia locale.


Il primo intervento è tutt’ora in corso di svolgimento, con le attività di controllo straordinario nel quartiere di Fontivegge finalizzate al contrasto dei fenomeni criminali legati alla detenzione, consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, reati predatori, immigrazione clandestina e anti prostituzione su strada.


Un dispositivo a 360 gradi che vede operare in sinergia operativa le forze di polizia, con il coordinamento della Questura di Perugia, con l’impiego sul campo degli uomini delle Volanti, della Divisione Polizia Amministrativa Sociale e dell’Immigrazione, del Reparto Prevenzione Crimine, unitamente alle pattuglie della Guardia di finanza e del relativo Reparto Cinofili, oltre alle pattuglie dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia locale.



Su tutta l’area insistono ancor ai divieti di vendita e consumo di bevande e una proposta di legge regionale vorrebbe inasprire le norme per l’apertura di negozi e attività commerciali.







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Fonte articolo Perugia Today

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