Nella seduta del Consiglio comunale del 17 ottobre, è stata preliminarmente illustrata una mozione urgente presentata dalla consigliera Francesca Tizi (M5s) avente il seguente oggetto: “Perugia per la pace: adesione alle manifestazioni pacifiste. Una bandiera della Pace a Palazzo dei Priori”.

La situazione della guerra Russo-Ucraina – ha detto Tizi illustrando l’atto, che resta aperto alla firma di tutti i consiglieri – sta raggiungendo una preoccupante escalation con il rischio non solo di ricorso a testate nucleari e armi non convenzionali, ma anche di una severa recessione economica che può ulteriormente schiacciare le nostre economie. Tale situazione sta inducendo moltissimi cittadini ad organizzarsi in una manifestazione nazionale per la Pace che si terrà a Roma nel prossimo 5 novembre per invocare una svolta negoziale che ponga fine al conflitto bellico.  Già da ora sta partendo un tam tam che “Europe for peace” raccoglie e rilancia: sulla piattaforma di Europe for peace-Rete per la pace e il disarmo stanno arrivando continue adesioni e aggiornamenti per le mobilitazioni a favore della pace che, al di là delle fratture politiche, si terranno nei prossimi giorni 21, 22 e 23 ottobre, coinvolgendo diverse Piazze tra cui Torino, Napoli, Palermo, Genova, Bologna, Verona, Ancona, ma anche la nostra Perugia. Dunque il sentire collettivo è particolarmente forte in ordine al tema della Pace.

Ogni guerra – prosegue la mozione – deve essere sempre condannata perché capace di incidere fortemente e in senso negativo ed irrimediabile sulla società. Un conflitto nucleare su larga scala non avrebbe altro risultato che la devastazione totale della civiltà umana e il rischio di un’estinzione con un’elevata probabilità di cancellare la vita sulla terra. L’Umbria è conosciuta in tutto il mondo perché patria di San Francesco di Assisi uno dei più grandi uomini di pace di tutti i tempi. Perugia, grazie all’eredità di Aldo Capitini, organizzatore della prima marcia ormai più di sessanta anni fa, è famosa per la Marcia della Pace Perugia-Assisi, che costituisce annuale appuntamento finalizzato ad unire sensibilità diverse intorno all’unico obiettivo di diffondere un messaggio di pace. Per cui noi perugini abbiamo la parola pace alla base del nostro stesso Dna cittadino.

Qualche mese fa, in occasione dell’approvazione di un ordine del giorno presentato dalla maggioranza, lo stesso assessore Giottoli in Commissione IV ha riferito che l’amministrazione comunale sta “lavorando con la Tavola della pace e numerose altre organizzazioni anche per un obiettivo che andrà oltre il nostro mandato: il riconoscimento come patrimonio immateriale dell’umanità della Perugia-Assisi” e dunque che è importante valorizzare l’identità pacifista della nostra città. La mozione formula quindi due impegni: dare adesione formale alle manifestazioni locali e nazionali per la pace promosse da Europe for Peace e dalle associazioni aderenti alla “Rete pace e disarmo”; apporre sulla facciata di Palazzo dei Priori una bandiera della Pace con l’intento di trasmettere al mondo un importante messaggio pacifista e riaffermare l’identità pacifista e non-violenta della nostra città.

Lucia Maddoli (Idee Persone Perugia) ha annunciato la piena adesione del suo gruppo; è importante – ha detto – lanciare un segnale con l’adesione alle iniziative citate, mentre si auspica una ripresa degli sforzi diplomatici e un’azione autonoma dell’Europa.

Francesco Vignaroli (Progetto Perugia), ribadendo a sua volta l’auspicio che le diplomazie siano al lavoro, ha preannunciato voto contrario sulla questione dell’urgenza della mozione (l’aspetto che il Consiglio era preliminarmente chiamato a votare, ndr). Il tema – ha sostenuto il consigliere – è complesso e merita di essere approfondito in commissione; se si parla di adesione formale del Comune a specifiche iniziative è necessario comprenderne la natura.

Successivamente, in sede di votazione dell’urgenza, non è stato raggiunto il quorum necessario. La mozione seguirà quindi l’iter ordinario con la discussione nella competente commissione consiliare.

 

 



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