Nelle stradine del centro storico di Perugia è scoppiata la rivolta contro le multe a raffica. In via Eburnea, rione nel cuore della città, numerosi residenti sono stati sanzionati al rientro dal lavoro per divieto di sosta, scatenando un’ondata di proteste. C’è chi ne ha collezionate una decina nell’ultimo anno.
Le multe sono state comminate quando molti rientravano dal lavoro e parcheggiano temporaneamente nelle vie del rione.
Dopo le 18 non diamo fastidio a nessuno
“Il punto è che a quell’ora, verso le 18.30, le nostre auto non danno alcun fastidio parcheggiate lì”, spiega un residente storico di via Eburnea. “Capiamo che c’è un divieto di sosta, ma dopo le 18 il traffico è quasi inesistente. Le strade sono libere, non si creano incolonnamenti”.
In effetti, le vie del centro a quell’ora sono pressoché deserte, a parte qualche abitante di ritorno dal lavoro. Le auto in sosta, anche se irregolare, non impediscono il passaggio di altre vetture o mezzi di emergenza.
“Potrebbe passarci tranquillamente un’autoambulanza anche con una macchina parcheggiata”, conferma il cittadino. “Per questo riteniamo eccessivo sanzionarci in modo così duro proprio nelle ore in cui non intralciamo nessuno. Chiediamo più buonsenso e tolleranza”.
Eppure due giorni di seguito. Due giorni di multe a raffica.
“Noi paghiamo profumatamente le tasse per abitare nel salotto buono della città e questo è il trattamento che riceviamo?
“Siamo stanchi di pagare questo dazio per il privilegio di risiedere nel centro storico”, tuona un residente. “Nonostante abbiamo il pass per la sosta, non troviamo mai posto sotto casa. Arrivano da tutta Perugia a parcheggiare nella nostra zona, ma noi dove mettiamo la macchina?”
Il problema è annoso: i pochi stalli disponibili sono sempre occupati da auto provenienti anche da altri quartieri. Chi abita in centro, pur pagando il permesso di sosta, non ha garantito il parcheggio vicino all’abitazione.
“Dobbiamo girare per mezz’ora sperando che si liberi un posto, con tariffe salatissime per la sosta breve”, racconta una residente. “E quando non troviamo alternative, dove parcheggiamo? A casa del sindaco? Siamo esasperati”.
I residenti di via Eburnea rivendicano una corsia preferenziale per chi vive in centro o quantomeno più stalli riservati. “Non possiamo essere sanzionati così duramente se non sappiamo dove mettere l’auto di sera”, protesta un cittadino. “Pretendiamo più attenzione per le nostre necessità”.
Forse, a un passo dal voto, sarebbe più saggio sedersi attorno a un tavolo ed ascoltare le istanze dei cittadini, prima che la tensione raggiunga livelli di rottura. Ma la campagna elettorale sembra aver preso il sopravvento sulla ricerca di soluzioni condivise nell’interesse di tutti.”