Ha chiesto un passaggio in auto a una donna, che lo accompagnato fino alla zona della stazione ferroviaria, il detenuto evaso ieri a Perugia e ritrovato dopo circa 12 ore dalla polizia sempre nel capoluogo umbro.
L’uomo – Domenico D’Andrea, 38 anni, soprannominato Pippotto, che sta scontando l’ergastolo per l’omicidio di Salvatore Buglione, dipendente comunale ucciso il 4 settembre del 2006 a Napoli durante un tentativo di rapina – era evaso ieri poco dopo le 11 del mattino, scavalcando la recinzione esterna del carcere di Capanne.
La polizia ritiene che abbia trascorso la prima ora nascosto tra i campi nella zona dell’istituto penitenziario.
Poi ha fermato un’auto in transito sulla strada con una donna alla guida, alla quale ha raccontato di avere avuto un grave contrattempo e cioè che gli era stata rubata la macchina. Alla donna ha chiesto di potere essere accompagnato fino a Perugia, a pochi chilometri di distanza dalla frazione di Capanne dove si trova il carcere. La donna ha acconsentito e lo ha quindi portato fino alla stazione ferroviaria di Fontivegge, dove è arrivato intorno alle 13,30-14.
Alle 21,15 è arrivata in questura la segnalazione di un tassista che era stato avvicinato da Fontivegge da uno “strano cliente”, molto trasandato, che gli avevo chiesto di essere portato da Perugia a Firenze. L’uomo ha detto però al tassista di non avere denaro e che lo avrebbe pagato con un bonifico appena giunti a destinazione. Il tassista si è insospettito, gli ha riifiutato la corsa e ha chiamato la polizia.
Questo è stato il momento di svolta per potere concentrare le ricerche. E proprio nella zona di Fontegge, in un’area verde in via Ettore Ricci, alle 22 e 55 l’evaso è stato rintracciato e arrestato.