Un 2023 definito come anno “di
svolta” con la Provincia di Perugia “protagonista e viva” e un
2024 “di grande operatività, di crescita e consolidamento” per
un ente quindi “sempre più solido e coraggioso” è il quadro
indicato dalla presidente Stefania Proietti che ha incontrato i
giornalisti, insieme al vicepresidente Moreno Landrini e ai
consiglieri delegati, per tracciare il bilancio dell’attività
amministrativa del 2023 ma anche per dettare le nuove linee
programmatiche.
Un anno di “svolta” a cominciare dal bilancio di previsione
approvato nei termini di legge (era dall’esercizio 2013 che a
causa delle difficoltà finanziarie l’ente non era stato in grado
approvare il bilancio entro il 31 dicembre) e poi anche perché
l’ente ha raggiunto l’accordo con la Regione Umbria per la
definizione di alcune rilevanti partite finanziarie pregresse,
tra cui il mancato finanziamento, per gli anni 2016-2021, delle
funzioni regionali attribuite alla Provincia. “Questo ci ha
consentito – ha sottolineato Proietti – di chiudere una partita
per la quale la Regione si riconosceva debitrice della Provincia
per l’importo di 17 milioni di euro, cosa che ha comportato una
quota di avanzo utilizzato per la spesa corrente e per
investimenti in edilizia scolastica e patrimoniale e in
viabilità provinciale”.
Per la presidente è stato un anno di “svolta” anche per
l’aspetto delle risorse umane. “Era dal 2011 – ha detto – che la
Provincia non poteva assumere ma nel 2023 sono entrate 31 nuove
figure professionali a tempo indeterminato. I lavoratori della
Provincia erano 1200 prima della riforma ora sono 400, pensate
quindi che lavoro straordinario fanno”.
Tra i temi affrontati anche il servizio “di qualità” offerto
dalla stazione unica appaltante: la struttura si è occupata di
oltre 150 procedure di gara (con un unico contenzioso e vinto)
di cui 77 per conto degli enti convenzionati per un valore
appaltato di 158 milioni di euro (63 gare hanno riguardato
progetti del Pnrr per oltre 64 milioni).
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