“Quello che si presenta di fronte a noi rischia di essere un autunno di salassi per tutti, con il gasolio alle stelle e con tutto quello che ciò comporta. Il salasso potrebbe aggravarsi per le famiglie, chiamate a sostenere spese particolari come quelle dei libri di testo o degli abbonamenti per il trasporto pubblico. Per questo, qualsiasi forma di aiuto nei loro confronti, dalle rateizzazioni agli sgravi, è di sicuro utile e positivo e ci troveremo a sostenerlo, a differenza di chi queste misure le chiede oggi”: così la capogruppo del Partito democratico, Simona Meloni e i consiglieri regionali Tommaso Bori e Fabio Paparelli. Gli esponenti del Pd annunciano la presentazione di un’interrogazione sul tema per “conoscere le misure che l’amministrazione regionale ha intenzione di intraprendere”.
“L’amministrazione regionale – spiegano Meloni, Bori e Paparelli in una nota di Palazzo Cesaroni – ha fatto orecchie da mercante di fronte a tutte le nostre sollecitazioni in merito agli aiuti alle spese scolastiche. Quando si parlava di rimborsi per titoli di viaggio non goduti e quando, a settembre 2022, chiedevamo la rateizzazione degli abbonamenti del trasporto pubblico per gli studenti, oltre che di alzare a 30 mila euro l’Isee per accedere al contributo per l’acquisto dei libri di testo. In quest’ultimo caso ci si spiegava di aver fatto già abbastanza, spostando il limite massimo dell’Isee da 10 a 15 mila ma dimenticando che nel frattempo la guerra in Ucraina aveva provocato un aumento dei costi dell’energia e quindi, a cascata, di tutto il resto. Quanto alle rateizzazioni, si scaricava tutto su Busitalia e sulle famiglie ‘insolventi’, reduci però da anni di pandemia durante i quali i titoli di viaggio erano rimasti non goduti. Bene, dopo innumerevoli rimandi al futuro e ad altri, ci occorre sottolineare che è ora di dare risposte”. “La campagna abbonamenti è alle porte – continuano Meloni, Bori e Paparelli – pronta ad iniziare già dal primo settembre e le famiglie hanno bisogno di risposte. Ecco dunque che servono rateizzazioni, soluzioni anche alternative come abbonamenti trimestrali ad hoc, il tutto a prezzi calmierati. È questo l’unico modo per continuare a garantire il diritto allo studio e all’istruzione, sacrosanto e garantito dalla nostra Costituzione. Ci auguriamo che questa volta le richieste non cadano nel vuoto e che quei consiglieri atterrati sulla Terra dopo un viaggio di quattro anni nello spazio possano finalmente contribuire ad un confronto sereno per il raggiungimento di soluzioni utili al bene dei cittadini”.
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