“Visione scarsa, programmazione
assente e un’Umbria di domani che non sappiamo come sarà, in un
salto nel buio completamente senza rete. Per questo nella seduta
di martedì 19 dell’Assemblea legislativa, nella quale sarà
discusso il bilancio di previsione, presenteremo diversi
emendamenti e ordini del giorno, con l’obiettivo di migliorare
un documento in grado di condizionare l’Umbria per i prossimi
anni”: così i consiglieri regionali del Partito democratico.
“Quello in cui questa Giunta regionale è carente è la cura –
spiegano i consiglieri – che non è solo in sanità ma significa
anche impegno e accuratezza nella gestione delle risorse, siano
esse naturali, economiche o anche umane. Senza la prevenzione,
in sanità ma non solo, ci si espone alla mancanza della
gestione, che porta problemi e incognite. In Aula presenteremo
un emendamento per chiedere maggiori risorse per l’abbattimento
delle liste d’attesa e nuovi impegni su povertà e sociale”.
“La situazione sociale dell’Umbria sta sfuggendo di mano –
continuano i consiglieri – e la tenuta sociale è a rischio. Chi
non se ne accorge è perché è ormai asserragliato nel palazzo,
preso da beghe di potere e di poltrone, già assaporando nuove
spartizioni di poltrone”; “la nostra idea di Umbria è quella di
una regione che non lascia indietro nessuno, innovativa per
occupazione e sviluppo e sostenibile sia dal punto sociale,
ambientale ed economico. Vanno rifinanziate subito le iniziative
come i bandi ‘Small’ e ‘Bridge to digital’. Serve dunque
l’attenzione necessaria al territorio (contro il dissesto e la
cura degli argini), ma anche alle persone, da qui la nostra
proposta su asili nido gratuiti. Torniamo a chiedere più impegno
per gli anziani, parrucche gratuite per i sottoposti a
chemioterapia e per le donne che prestano la loro opera
nell’assistenza, attraverso un contributo per i caregiver. Donne
al centro sotto tutti i fronti, anche nel contrasto alla
violenza, con lo sportello antiviolenza nelle Università.
Fondamentale, per il contrasto alle liste d’attesa, anche la
sperimentazione delle visite specialistiche da fare nei fine
settimana”.
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