Il Pd dell’Umbria si prepara a un “autunno caldo” in cui lancerà, attraverso una squadra rinnovata una mobilitazione “condivisa e di piazza” sulla sanità, definita una “vera emergenza democratica”. Ad annunciarlo è il segretario regionale del Partito democratico, Tommaso Bori che in una conferenza stampa a Perugia ha presentato la nuova segreteria, i dipartimenti e le consulte.
La presentazione della squadra, come ha spiegato Bori, è infatti il primo passo per lavorare poi ad un progetto con l’intento di raggiungere “obiettivi importanti” e puntare alle prossime sfide elettorali. “Puntiamo a rivincere, a contrastare le destre e a rilanciare il Pd” ha detto. Per Bori, infatti, in vista ci sono “battaglie” da compiere per amministrative, europee e regionali.
Prima di tutto quindi per il segretario umbro “è fondamentale segnare un cambiamento dello stare insieme, nei volti e nei modi che caratterizza il Pd”. “Siamo ora impegnati – ha aggiunto – nelle varie Feste dell’Unità, tradizione valida che non va dismessa ma portata avanti con l’innovazione descritta come ‘estate militante’ lanciata a livello nazionale con il nuovo corso del partito”.
Relativamente ai temi da mettere sotto i riflettori, per Bori c’è prima di tutto la questione “cardine” della sanità pubblica.
“Farò partire – ha detto – un appello a tutte le realtà sindacali e istituzionali e con la mobilitazione andremo ad ascoltare gli operatori e a dare voce ai pazienti e ai cittadini per denunciare i disservizi della sanità. Tanto Meloni che Tesei pensano ad una sanità privata non facendo funzionare quella pubblica. Un paziente su dieci in Umbria rinuncia oggi a curarsi. Si sta negando così in Umbria un diritto costituzionale, come ha detto anche la Corte dei conti”. L’attenzione del Pd è poi rivolta ancora a questioni legate a ciò che è pubblico, con al centro la scuola e il diritto allo studio. “Temi in cui il governo nazionale e anche regionale stanno facendo male” è stato detto. Infine, la battaglia contro l’autonomia differenziata “che rischia di portare l’Umbria al declino”. Per poter fare questo percorso, ha inoltre spiegato Bori annunciando uno per uno i nomi della rinnovata squadra, “serve mettere in campo braccia, teste ed energie migliori che il Pd può offrire, ma anche con il rientro di persone che sono state finora sull’Aventino”. Tutto un percorso avviato alla luce pure di un “trend positivo” dopo i dati negativi del 2019 con il “minimo storico” dei tre mila iscritti. “Ora sono raddoppiati – ha detto – e c’è un rinnovamento generazionale, con anche il ritorno di persone che si erano allontanate”. Bori ha anche parlato della questione coalizioni: “Mentre la destra si unisce nella gestione del potere noi dobbiamo costruirne di strutturate e solide su un progetto chiaro e su questo riapriremo il tavolo regionale di coalizione”.
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