“Il Tribunale di Terni ieri ha impedito l’accesso di alcuni giornalisti nonché allontanatoaltri colleghi, mentre era in corso l’udienza preliminare a porte chiuse del procedimento legato alla scomparsa di Barbera Corvi”: lo denuncia il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria Mino Lorusso. Secondo il quale si tratta di “un atto di estrema gravità”.
“Impedire l’accesso a una struttura pubblica (le telecamere sono soggette ad autorizzazione) – sostiene Lorusso in una nota – significa impedire il diritto di cronaca e, con esso, il diritto a essere informati. È un atto lesivo nei confronti dei cittadini e della libertà, che contrasta con i contenuti della nostra Costituzione. Ancor più grave e preoccupante è che tale decisione giunga da chi è chiamato a garantire l’applicazione della legge, nel pieno rispetto delle regole su cui si fonda la nostra vita democratica. Per questo non ci limitiamo a stigmatizzare l’accaduto, ma intendiamo sottolineare il danno operato nei confronti dell’esercizio della giustizia stessa, della sua immagine e della sua credibilità. Per questa ragione, tenendo anche conto di quanto accaduto presso il Tribunale di Genova al processo del Ponte Morandi, ci rivolgeremo direttamente al Capo dello Stato – conclude Lorusso -, perché atti di tale gravità non si ripetano, né a Terni né altrove”.