Dall’alba del 5 agosto, con l’impiego di circa 100 militari, è scattata un’imponente operazione antidroga condotta dai carabinieri del reparto operativo-nucleo investigativo del comando provinciale di Perugia, che hanno dato esecuzione a una ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal Gip del tribunale del capoluogo umbro su richiesta della locale procura, nei confronti di 24 persone (di cui 12 destinatarie della custodia in carcere, sette agli arresti domiciliari, due sottoposte all’obbligo di dimora e tre all’obbligo di firma), ritenute “altamente indiziate”, in concorso e a vario titolo, dei reati di detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di eroina.
L’operazione è stata condotta con il supporto delle compagnie di Perugia, Città di Castello, Città della Pieve, Assisi e Spoleto, della componente aerea del 16/o nucleo elicotteri dei carabinieri di Rieti e delle aliquote di primo intervento (Api) di Perugia. L’attività ha anche interessato i territori di Giugliano in Campania (Napoli) e di Frignano (Caserta) e di Rho (Milano), dove i locali comandi carabinieri hanno eseguito perquisizioni a carico di indagati.
Le indagini hanno permesso di individuare le fonti di approvvigionamento dello stupefacente che vedeva come terminale la città di Perugia: tre distinti gruppi di cittadini nigeriani – riferisce la procura – avrebbero operato per fare arrivare la droga dall’estero e dall’area campana per poi rivenderla, una volta trattata, a connazionali che a loro volta rifirnivano i livelli inferiori, costituiti da spacciatori nordafricani, in prevalenza cittadini tunisini operanti nei comuni di Perugia e dintorni, che si occupavano delle cessioni su strada, a qualunque ora del giorno e della notte utilizzando, per raggiungere i punti di incontro, i mezzi più disparati: i militari hanno monitorato spostamenti in auto, a piedi, in bici e persino con monopattini.