“Signor Ministro Nordio lei viene
in Umbria per partecipare a una iniziativa del partito a lei
vicino. Da parlamentare di questa regione le dico prima di
tutto: benvenuto. Non so se lei avrà tempo e modo, nella sua
giornata umbra, di toccare con mano alcune emergenze e
situazioni che richiedono risposte. Qualcuna gliene voglio
sottoporre”: il senatore umbro del Pd Walter Verini ha scritto
una lettera aperta al ministro della Giustizia, Carlo Nordio,
che martedì 3 ottobre sarà in visita a Perugia.
“Le carceri – scrive, fra l’altro, Verini – richiedono
interventi urgenti. A Terni e Spoleto, a Perugia ma anche a
Orvieto mancano agenti di polizia penitenziaria. I controlli
sono sempre più difficili. In Umbria vengono spediti – spesso
con criteri poco comprensibili – detenuti psichiatrici,
ingestibili. Il Provveditorato collocato fuori regione è una
aggravante. Le aggressioni sono all’ordine del giorno”. “Mancano
figure di supporto psicologico e psichiatrico. Mediatori
culturali. Mancano fondi per la formazione e il lavoro in
carcere”.
“Occorrono attenzione e interventi – prosegue il parlamentare
del Pd – anche per gli uffici giudiziari. La questione
cittadella giudiziaria di Perugia ha visto negli anni scorsi un
impegno corale che ha dato i suoi frutti. Ora spetta
innanzitutto alla comunità perugina, ai vertici istituzionali e
ai vertici degli uffici giudiziari gestire la fase finale, con
la determinazione e la flessibilità necessarie. Ma anche con un
costante supporto ministeriale. Anche l’edilizia giudiziaria a
Terni richiede soluzioni e risposte”. “E c’è anche qui in
Umbria un problema di organici. Qualche situazione è allo
stremo: pensiamo agli uffici giudiziari di Spoleto”.
“Infine – aggiunge, fra l’altro Verini – si riparla di
geografia giudiziaria. Io faccio parte del Comitato ristretto
della Commissione Giustizia che segue il dossier. Per ben tre
volte ho chiesto al governo di fornire al Parlamento un report,
un monitoraggio di dieci anni di riforma. Silenzio. E in questo
silenzio fioccano le proposte da tante regioni. Per riaprire
decine di sedi”. “La riapertura di sedi giudiziarie – dice
infine Verini – non può essere affidata a una lotteria di
propaganda partitica”.
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