Illustrando la sua interrogazione la consigliera Francesca Tizi (M5S) ha riferito che l’istituto dell’ausiliaria si sostanzia in un periodo transitorio durante il quale il militare, in occasione della cessazione del rapporto permanente di impiego e, in alternativa, al congedo in riserva, può essere richiamato dalla Pubblica Amministrazione della sua provincia di residenza per un periodo di cinque anni. Questo senza alcun costo supplementare per la Pubblica Amministrazione, in quanto il militare in ausiliaria in quei 5 anni continua ad essere pagato dal ministero della Difesa;
Più nello specifico tutte le pubbliche amministrazioni (nazionali e locali) e quindi anche i comuni possono attingere al personale della Difesa in ausiliaria, a costo zero.
All’uopo sulla Gazzetta Ufficiale è pubblicato ogni anno l’elenco dei militari in ausiliaria.
Visto che il comune di Perugia si trova in uno stato di costante carenza di personale, la consigliera ha chiesto di sapere:
– se il Comune di Perugia abbia usufruito della possibilità di ottenere il supporto di personale in ausiliaria;
– nel caso in cui ciò non sia accaduto, quali siano le ragioni;
– quanti siano nell’anno 2022 i militari in ausiliaria della provincia di Perugia occupabili nel comune individuati nell’elenco pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e di quali specialità specifiche questi siano in possesso.
L’assessore al personale Luca Merli ha spiegato che molto spesso, come in questo caso, le norme esistenti risultano molto più complesse nella loro concreta attuazione rispetto ai precetti.
Al di là di ciò, la ragione principale per cui l’opportunità non è stata ancora recepita dal Comune di Perugia deriva da un’impostazione generale che l’ente si è dato: l’Amministrazione in sostanza, tenuto conto dell’età media elevata dei dipendenti, sta puntando sul potenziamento delle occupazioni stabili a lungo termine di giovani con l’obiettivo di superare le criticità di personale emerse. Per questo non è stata utilizzata finora l’opzione del personale in ausiliaria in linea con quanto fatto dagli altri enti locali.
Merli ha comunque precisato che vi sono criticità sul modo in cui è costruita la procedura. Ecco i dettagli:
la categoria dell’ausiliaria comprende il personale militare che a seguito della cessazione dal servizio per il raggiungimento del limite di età previsto per il grado rivestito abbia manifestato la propria disponibilità a prestare servizio nell’ambito del comune o della provincia di residenza, ovvero presso l’amministrazione di appartenenza o altra amministrazione. Agli obblighi di disponibilità e a quelli eventuali di servizio l’amministrazione garantisce come controprestazione un’indennità annua, in aggiunta al maturato trattamento di quiescenza. Il personale militare permane in ausiliaria per un periodo di 5 anni. Al termine del periodo indicato il militare viene collocato nella riserva o in congedo assoluto, a seconda dell’età e della idoneità.
Ogni anno il ministero della Difesa pubblica una circolare con gli elenchi disponibili del personale in cessazione anticipata dal servizio che ha fatto domanda di collocamento in ausiliaria
Per l’anno 2022 la circolare del ministero della Difesa datata 16/05/2022 ha previsto:
– un contingente nazionale di 50 ufficiali e 206 marescialli. Gli elenchi sono senza indicazione del comune/provincia di residenza; pertanto è stato necessario rivolgersi al Comando Militare Esercito “UMBRIA” per ulteriori specificazioni.
Dopo che gli uffici dell’U.O. Risorse umane hanno contattato il Comando Militare Esercito “UMBRIA, è emerso che:
- non c’è un elenco pronto del personale in ausiliaria disponibile per l’Umbria. Se il Comune ne farà richiesta formale via pec, il Comando si interfaccerà con Roma e stilerà l’elenco dei soggetti eventualmente disponibili;
- nell’elenco non sarà comunque indicata la professionalità posseduta dai soggetti indicati; la stessa potrà essere approfondita in un secondo momento;
- per l’Umbria dal 2018 ad oggi solo la Prefettura di Perugia (anno 2021), tramite amministrazione centrale, ha fatto richiesta dell’elenco.
Merli ha comunque riferito che questa possibilità verrà approfondita e se del caso utilizzata previo ulteriore approfondimento della stessa.
In replica la consigliera Tizi ha manifestato soddisfazione visto che qualcosa si sta muovendo sul tema; tuttavia ha espresso una nota critica sul fatto che gli approfondimenti siano stati fatti solo dopo la presentazione dell’interrogazione e non spontaneamente.