Quel che è certo è che la circolazione atmosferica in Europa sta cambiando, ma sta avvenendo soprattutto secondo i meridiani, con imponenti scambi di masse d’aria da nord verso sud e viceversa. E ciò innescherà un’ondata di caldo, peraltro già in atto sull’Europa occidentale e parte d’Italia, e di freddo precoce in Russia europea.
C’è un cambiamento di circolazione atmosferica, ma ancora una volta c’è una potenza inaudita dell’anticiclone nordafricano, che respinge l’intrusione di aria oceanica nel Mar Mediterraneo. Si ha sentore che ci abbiamo perso anomalie climatiche nuove, con un’estremizzazione degli eventi atmosferici, e notevoli contrasti termici.
È ciò che emerge comunque sulla carta da parte di modelli matematici, nonostante sia diffuso l’ottimismo verso una condizione atmosferica tendenzialmente verso la norma. Ma quale norma ci potrebbe essere in un ambito di cambiamento climatico planetario che sta infrangendo ogni prospettiva di normalità del clima?
L’orizzonte meteorologico è una serie di incognite, e i capisaldi di un tempo delle proiezioni dei modelli matematici, compresi quelli ad alta affidabilità, vacillano per effetto di qualcosa che viene definito dalla scienza cambiamento climatico.
Tuttavia, si trascura l’influenza sul tempo atmosferico da parte della fluttuazione del clima, forse di equivalente importanza. E poi gli schemi di comportamento del clima che avrebbero dovuto far già cadere la forza dell’alta pressione africana, stentano ad avere effetto, e avremo un ritorno di fiamma dell’alta pressione africana, con temperature che potrebbero persistere per lungo tempo sopra la media.
Ma ci sono delle novità che sono di stampo autunnale, sono le piogge simil tropicali previste dai modelli matematici, peraltro che si sono già manifestate, con alluvioni lampo nella Spagna orientale, la formazione di un MSC nel Mar Tirreno, che però ha ben più caratteristiche da Tropical Storm ormai.
I modelli matematici di previsione stentano a proporre linee di tendenza affidabili oltre il medio termine, e ci troviamo di fronte a una forte incertezza, mentre il rischio che fenomeni atmosferici improvvisi e piuttosto gravi si possono concretizzare con alluvioni lampo.