L’Aula di Palazzo Cesaroni ha discusso e approvato questa mattina quattro diversi atti di indirizzo in merito alla guerra in corso tra Russia ed Ucraina, presentati dai gruppi consiliari regionali di Pd; FdI, Lega e Gruppo Misto.

La mozione del Partito democratico, integrata con la richiesta di una edizione straordinaria della Marcia della Pace avanzata da Fabio Paparelli (Pd), è stata approvata all’unanimità.
L’atto di indirizzo di Fratelli d’Italia è stato approvato con l’astensione di Tommaso Bori (Pd) e il voto contrario di Thomas De Luca (M5S).
La mozione della Lega è stata approvata con l’astensione di Tommaso Bori (Pd) e Thomas De Luca (M5S).
L’atto di indirizzo di Vincenzo Bianconi (Misto) è stato approvato all’unanimità.

I TESTI DELLE MOZIONI

L’atto promosso dal GRUPPO CONSILIARE PD (primo firmatario Tommaso Bori) chiede alla Giunta regionale a mettere in campo ogni azione utile per raggiungere una de-escalation militare fino alla cessazione del conflitto. Nello specifico, il dispositivo dell’atto impegna l’Esecutivo di Palazzo Donini a: “testimoniare presso il Governo la necessità di una forte risposta, coordinata e promossa dall’Unione Europea e degli organismi internazionali di cui l’Italia fa parte, chiedendo ad istituzioni nazionali, Stati membri e UE di impegnarsi in ogni iniziativa di contrasto all’aggressione affinché vengano intraprese tutte le azioni necessarie per garantire una de-escalation militare e l’immediata cessazione del conflitto e delle ostilità, nel pieno rispetto del diritto internazionale, della sovranità e dell’indipendenza dell’Ucraina, secondo i principi riconosciuti dalla Carta delle Nazioni unite, nel quadro di una reazione che l’Onu deve garantire e promuovendo un ruolo attivo nelle alleanze difensive a partire dalla Nato. L’invasione – è scritto nell’atto – deve essere fermata e l’Ucraina liberata, ribadendo il principio fondamentale dell’inviolabilità delle frontiere”. La Giunta viene anche impegnata ad “intraprendere tutte le azioni necessarie e di competenza della Regione affinché sia espressa piena solidarietà al popolo ucraino tramite tutte le azioni e gli aiuti possibili e a creare ogni possibile mobilitazione contro l’aggressione russa, per la pace e la garanzia del diritto internazionale in concorso con le altre istituzioni locali e con la società civile che si oppone al sopruso e alla sfida portata alla democrazia e alla convivenza dei popoli”.

La mozione del GRUPPO FRATELLI D’ITALIA, illustrata da Eleonora Pace, impegna la Giunta regionale ad “intraprendere tutte le azioni necessarie presso il Governo nazionale utili a condannare, con ogni misura ed in ogni sede nazionale ed internazionale, l’unilaterale aggressione militare ai danni dell’Ucraina; a testimoniare presso il Governo la necessità che l’Europa e gli Stati membri coordinino un intervento umanitario volto all’accoglienza dei profughi ucraini e alla creazione di un fondo per introdurre meccanismi economici di compensazione atti a riequilibrare i danni che le singole nazioni europee subiranno a causa delle sanzioni imposte alla Russia e delle conseguenti controsanzioni; a proporre al Governo la creazione di una cabina di regia nella quale coinvolgere una rappresentanza delle aziende energivore e le governance dei colossi energetici (Eni – Enel) al fine di valutare soluzioni e proposte utili ad arginare i catastrofici effetti economici che si determineranno per via della crisi di approvvigionamento energetico da parte della Russia; a richiedere al Governo di intervenire prontamente incrementando la spesa attuale per il dispiegamento delle forze militari internazionali, garantendo il 2 per cento delle manovre finanziare per gli stanziamenti Nato; a chiedere al Governo nazionale di garantire tempestivamente lo stato di rifugiati ai cittadini ucraini che ne facciano richiesta. Bisogna evitare che la propaganda offuschi l’ipocrisia dell’Europa. Ricordiamo che noi abbiamo chiesto maggiori spese per la difesa quando altri parlavano di disarmo. Non ci può essere politica estera senza deterrenza militare. Per noi conta l’Italia e un’Europa che sia sempre Casa comune. Oggi paghiamo le conseguenze di una Europa evanescente che ora cerca di recuperare compattezza. L’Occidente sta portando avanti una guerra per procura, fornendo armi all’Ucraina. Questo è il tempo del coraggio e della fermezza. Bisogna dare il massimo sostegno al popolo ucraino”.

La mozione promossa dai CONSIGLIERI DELLA LEGA, Stefano Pastorelli e Paola Fioroni, impegna la Giunta ad attivarsi ad ogni livello per assicurare sostegno e solidarietà al popolo ucraino. Illustrando in Aula, Pastorelli ha ricordato quanto previsto dalla Costituzione in tema di ripudio della guerra ricordando che l’invasione di un Paese viola il diritto internazionale. Non sono accettabili limitazioni di sovranità e creazioni di sfere di influenza. Bisogna evitare ulteriori vittime e sofferenze per le popolazioni coinvolte. Le guerre creano distruzioni, emergenze umanitarie, flussi di profughi. Di fronte ad una invasione possono essere applicate sanzioni che però rischiano di avere un impatto negativo anche sulla nostra economia. L’Esecutivo regionale si impegni dunque ad attivarsi a tutti i livelli presso il Governo al fine di: assicurare sostegno e solidarietà al popolo che subisce l’invasione ed alle sue istituzioni attivando, con le modalità più rapide e tempestive, tutte le azioni necessarie a fornire assistenza umanitaria e di qualsiasi altra natura possibile; sostenere ogni iniziativa utile all’eventuale ripresa di un percorso negoziale; sostenere in sede europea l’ulteriore sospensione del Patto di stabilità e la istituzione di un fondo europeo compensativo per gli Stati che vengano maggiormente penalizzati dalle eventuali sanzioni; provvedere a misure di sostegno alle imprese per i maggiori oneri derivanti dalla possibile applicazione di sanzioni, nonché la promozione di accesso a nuovi mercati verso cui indirizzare esportazioni e investimenti non più allocabili altrove; attivare strategie di diversificazione degli approvvigionamenti energetici di investimento sulle energie rinnovabili e di utilizzo delle sorgenti di energia del Paese e concorrendo alle decisioni dell’UE nella direzione dell’Unione dell’energia; sostenere con tutti i mezzi disponibili quei Comuni umbri che hanno già manifestato la volontà di accogliere profughi di guerra”.

L’atto di indirizzo di VINCENZO BIANCONI (MISTO) mira alla “Promozione di un tavolo di coordinamento delle iniziative regionali per sostenere la popolazione ucraina rimasta in patria e quella rifugiata in Umbria, coinvolgendo tutte le forze politiche, gli enti locali, le organizzazioni del Terzo settore, i sindacati di categoria e gli enti pubblici e privati, al fine di superare tutte le problematiche logistico-procedurali e normative ed ottimizzare l’impiego delle risorse, beni e servizi messi a disposizione. Sono già diverse – ha spiegato Bianconi – le iniziative in Umbria per tentare l’invio di generi alimentari, beni di prima necessità, farmaci e altre attrezzature a sostegno delle popolazioni civili in un contesto bellico in cui può mancare l’essenziale. Sarebbe inoltre opportuno predisporre subito per chi verrà in Umbria un sistema di accoglienza in grado di prendersi cura delle diverse esigenze dei profughi ucraini come ad esempio alloggi, accesso a beni di prima necessità, comunicazioni, iniziative di integrazione, accesso a servizi sanitari, sociali e scolastici. Compatibilmente con la normativa nazionale ed europea vigente, sarebbe inoltre auspicabile consentire, a coloro che volessero, di trovare un impiego in modo da facilitare il loro inserimento nella comunità, indipendenza e dignità. Andrebbe coordinato il contributo di ogni soggetto interessato ad aiutare, anche creando un luogo di incontro tra le esigenze dei profughi e le offerte dei cittadini, affinché la sommatoria tra tutti i diversi aiuti offerti generi il miglior risultato possibile, funzionale alle diverse esigenze della popolazione ucraina”.

GLI INTERVENTI

Thomas DE LUCA (M5S): “Il gruppo di Fratelli d’Italia sostiene l’aumento delle spese militari invece tanti altri, come me, preferiscono parlare di disarmo. Questo perché gli effetti di un conflitto nucleare sarebbero terribili e devastanti per tutto il Pianeta. L’unica strada possibile è quella della non violenza. In questo momento ci sono molti conflitti in corso, per i quali in pochi hanno chiesto corridoi umanitari. La guerra di aggressione contro l’Ucraina è un crimine contro l’umanità. Ci troveremo ad affrontare un’ondata di profughi mai vista prima. Il Consiglio regionale non può avere alcun ruolo in una crisi come quella in corso ma può attivarsi per dare sostegno ai profughi, garantendo cure mediche e accoglienza. Approfittando della guerra è partita una attività speculativa che ha portato ad aumenti ingiustificati di materie prime e combustibili. Una situazione che rende ancora più urgente sburocratizzare la procedura di installazione degli impianti fotovoltaici, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili e consentendo un consistente risparmio energetico ed economico per le famiglie. Per questo propongo un emendamento alla mozione della Lega affinché il regolamento regionale venga modificato. Propongo anche, rispetto all’atto di Fratelli d’Italia, di togliere dal dispositivo la richiesta al Governo di aumentare gli stanziamenti per le spese militari in ambito Nato”. [Gli emendamenti non sono stati accolti].

Tommaso BORI (Pd): “Proporremo in tutti i 92 Comuni e nei 2 Consigli provinciali degli atti formali affinché si vada avanti con l’accoglienza e con la condanna di chi questa guerra l’ha voluta. C’è stata la tendenza di alcune forze politiche di flirtare con Putin, sostenendone le posizioni. Non ci può essere spazio per chi ha cercato di smembrare l’Europa. Mi fa effetto che nella mozione della Lega non venga mai nominata l’Ucraina e neppure la Russia, non si fa alcun riferimento a Putin. Mi sembra un documento ambiguo, da emendare. Così non è accettabile. Noi abbiamo proposto un atto di indirizzo chiaro. Non ci possono essere spazi di opacità. Non si può lasciare spazio al ‘Partito di Putin’, che porta avanti una guerra informativa su larga scala”.

Fabio PAPARELLI (Portavoce opposizione): “Questa è un’invasione barbarica della Russia putiniana che ha conseguenze sociali, economiche e umanitarie importanti. È venuto il momento per atti concreti anche di carattere simbolico. La Giunta deve assumere un forte ruolo di coordinamento con Prefetti, associazioni, volontariato per un piano di accoglienza immediatamente operativo. Come Regione dobbiamo distinguerci con un forte gesto di umanità, con una rete di accoglienza ben strutturata, con un abbraccio umanitario ai profughi ucraini che scappano da una guerra scoppiata nel cuore dell’occidente. Inoltre serve sostenere in modo concreto la proposta fatta in Conferenza Stato-Regioni dall’Emilia Romagna di chiedere al Governo un contributo economico di autonoma assistenza per le famiglie che accolgono i profughi dell’Ucraina. Infine abbiamo presentato un emendamento per chiedere al Tavolo della pace che ci sia una edizione straordinaria della marcia della pace Perugia-Asissi dedicata a questa guerra. Sarebbe un segnale forte e unitario di una marcia simbolo per la pace e l’uguaglianza. Questi atti concreti dovrebbero caratterizzare l’Umbria. Nella mozione della Lega è un errore non menzionare la guerra. Condivido la mozione presentata da Fdi, ma il tema dell’aumento delle spese militari debba essere affrontato dall’Europa nel suo insieme, serve un esercito europeo. Auspico che da questa Aula esca un segnale complessivo di unità. Chiedo al presidente del Comitato per la valutazione e controllo di verificare che gli impegni presi oggi vengano effettivamente e velocemente portati avanti. Non capisco perché sia così difficile far uscire dalle bocche dei leghisti il fatto che la Russia sia l’aggressore”.

Donatella PORZI (Pd): “Votare separatamente le quattro mozioni mostra le diverse sensibilità di questa Aula. La mozione della Lega non prende in considerazione elementi importanti, serve esprimerci in termini chiari. C’è un aggressore e un aggredito. Serve un coordinamento a livello regionale affidato alla Presidente come commissario per l’emergenza, serve strutturare da subito una task force per stare vicino a chi accoglie profughi. Sarebbe importante una marcia della pace dedicata a questa guerra. Ho presentato proposta al presidente Squarta perché ci possa essere nelle nostre sedi istituzionali un’opera che testimoni la nostra volontà di pace”.

Donatella TESEI (Presidente Regione): “La Regione Umbria condanna un atto di aggressione: c’è un aggressore e un popolo aggredito, che sta soffrendo. Si stanno violando principi sacrosanti. Per questo cerchiamo di mettere in campo azioni concrete. L’Umbria è stata la prima Regione ad attivare un protocollo con l’Università per consentire agli studenti ucraini di venire qui e portare avanti gli studi. Un intervento immediato con la firma del protocollo per la messa disposizione di quanto necessario. Ci siamo attivati immediatamente per accogliere bambini e persone che avevano necessità di essere curati. Alcune settimane fa è arrivata una bambina ucraina gravemente malata oggi affidata alle cure dell’ospedale di Perugia. In Conferenza delle Regioni ho personalmente fatto la stessa proposta dell’Emilia Romagna. Alla Protezione civile ho ricordato ieri che questa tipologia di accoglienza spontanea è fatta dalle famiglie. Poi ci sono i minori non accompagnati ed è stato nominato un commissario ad hoc. I presidenti delle Regioni sono commissari per l’emergenza dei profughi ucraini. E proprio ieri abbiamo fatto un coordinamento per organizzare e far partire la rete dell’accoglienza. È di oggi il provvedimento del Governo del trasporto gratuito per i rifiuti ucraini nel nostro Paese. Ci stiamo portando avanti preparandoci anche nel caso in cui i numeri fossero più importanti di quelli previsti per un’accoglienza emergenziale. Su questo la Regione ha fatto e sta facendo tanto. Abbiamo avuto un’immediata reazione attraverso la Giunta che stiamo cercando di portare avanti per stare vicino al popolo ucraino, accogliere quelli che possiamo, stare vicino a imprese e famiglie in difficoltà, coinvolgendo ad esempio la Fondazione contro l’usura per il pagamento bollette delle famiglie in difficoltà. Siamo in attesa che il Governo vari le misure necessarie, per fare poi la nostra parte e arrivare ad essere di aiuto anche dove non arrivano i provvedimenti governativi, integrandoli come abbiamo fatto per l’emergenza covid”.

Andrea Fora (Patto civico): “Avrei preferito un atto unico dell’Assemblea su un argomento così grave. Serve una condanna ferma e condivisa di questa guerra, con molta chiarezza su chi ha invaso, la Russia, e chi ha subito la guerra, l’Ucraina. Voterò a favore di tutte le mozioni”.

Tommaso Bori (Pd): “Non voterò la mozione della Lega, proprio perché non è chiaro di cosa parli, non nominando mai, in tre pagine, la Russia, l’Ucraina e Putin. Non c’è una parola di condanna rispetto a quello che sta accadendo. Non c’è volontà di correggere l’errore”.
Thomas De Luca (M5S): “Ho richiesto di calendarizzare l’atto sulle fonti rinnovabili in Commissione da 4 mesi. La questione dell’autonomia energetica è molto pertinente. È assurdo che non ci sia una mozione unitaria”.
Simona Meloni (Pd): “Mozione da approvare anche se qualcuno dovrebbe prendere le distanze dai comportamenti tenuti da qualcuno negli ultimi anni. Io voterò la mozione della Lega perché l’Aula deve dare un segnale di unità e responsabilità”.
Stefano PASTORELLI (Lega): “La Lega mantiene gli impegni e vota tutte le mozioni. Non cadremo nel tranello di Bori. Ringrazio la Meloni per l’assunzione di responsabilità. É ovvio che noi condanniamo fermamente l’invasione russa in Ucraina. Abbiamo provato a unire gli atti per dare un segno di compattezza. Poi abbiamo deciso di prendere una strada diversa. Ma si era detto che tutti avrebbero votato tutte le mozioni. Qualcuno ha cambiato idea. Ne prendiamo atto”.
Paola FIORONI (Lega): “Ringrazio il capogruppo Meloni per la posizione assunta. Ci sono argomenti sui quali la divisione politica non è necessaria. Qui stiamo parlando di un dramma umanitario. La guerra va condannata. Noi abbiamo chiesto una sospensione per poter trovare un testo unitario. Non ci è stato consentito neanche di leggerlo. Ma lì era descritta bene la situazione. Ma nel confrontarci abbiamo trovato una linea comune, per rispondere ad una esigenza umanitaria che la Presidente della Giunta ha concretizzato nelle azioni solerti che si stanno facendo nella nostra Regione”.

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