(UNWEB) Perugia. “Nel corso degli ordinari servizi di controllo del territorio a Bastia Umbra, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Assisi hanno notato alla guida di un veicolo un soggetto – cittadino italiano, classe 1994 – noto per i suoi precedenti per furto. Hanno così deciso di fermarlo per sottoporlo a delle verifiche più approfondite.
Alla vista degli operatori, il conducente del veicolo ha tentato di eludere il controllo accelerando e provando poi a nascondere l’auto in un’area verde di Bastia Umbra.
L’uomo, però, è stato raggiunto dagli agenti che lo hanno sottoposto a perquisizione, estesa anche al veicolo, che ha dato esito positivo.
All’interno dell’auto, infatti, gli agenti hanno rinvenuto un martello, un “piede di porco”, diversi pacchetti di sigarette, una tanica di carburante e alcuni gettoni, verosimilmente provento di furto. Il veicolo, inoltre, anch’esso oggetto di furto, è risultato avere una targa palesemente contraffatta.
Mentre i poliziotti procedevano agli accertamenti del caso, improvvisamente, il 29enne si è divincolato dandosi alla fuga all’interno di un’abitazione.
I poliziotti, però, sono riusciti a raggiungerlo nell’appartamento, all’interno del quale hanno trovato un complice – identificato per un cittadino italiano, classe 1992 – e diversi articoli per la cura della persona, verosimilmente risalenti ad un furto avvenuto alcuni giorni prima presso un salone da parrucchiera di Bastia Umbra.
Sentiti in merito, i due uomini hanno confermato di aver effettuato, nella notte, un furto presso un negozio di tabacchi.
Gli ulteriori accertamenti del personale del Commissariato hanno permesso di accertare come i due complici fossero anche i responsabili di alcuni furti avvenuti presso delle lavanderie a gettoni di Bastia Umbra.
Per questi motivi, al termine delle attività di rito, i due uomini sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di furto, ricettazione e possesso di oggetti atti allo scasso in concorso.
Tutto gli oggetti provento di furto rinvenuti, invece, sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari.”
Così, in una nota. la Questura di Perugia