Avrebbe investito intenzionalmente
– dopo una lite – un ragazzo di 17 anni, che ha riportato
lesioni giudicate guaribili in 40 giorni, un cittadino albanese
di 23 anni sottoposto a fermo di indiziato di delitto dalla
polizia, a Umbertide, per tentato omicidio.

   
Secondo quanto riferito dalla questura di Perugia, il
ventitreenne ieri mattina si è recato in commissariato, a Città
di Castello, per denunciare un’aggressione subita durante una
lite, il 23 maggio scorso, da parte di due fratelli – cittadini
egiziani, di 17 e 27 anni – a seguito della quale lo stesso
aveva riportato lesioni personali.

   
Uscendo dagli uffici di polizia, il giovane ha notato la
presenza del diciassettenne egiziano in strada.

   
Dopo essere salito in macchina, avrebbe accelerato
repentinamente in direzione del ragazzo, investendolo, poi è
fuggito.

   
I poliziotti, sentite le grida di aiuto, hanno immediatamente
richiesto l’intervento del personale del 118 che, intervenuto
sul posto, ha accompagnato il ragazzo in ospedale.

   
Gli agenti del commissariato hanno quindi avviato le ricerche
e, anche grazie al sistema di rilevamento Gps del telefono del
giovane, sono riusciti a rintracciarlo a Umbertide.

   
Alla vista dei poliziotti, il ventitreenne ha tentato
nuovamente di fuggire ma è stato bloccato.

   
Per questi motivi, considerati i precedenti di polizia, i
gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di fuga, l’uomo è
stato sottoposto alla misura precautelare del fermo di indiziato
di delitto. Su disposizione del pubblico ministero della Procura
della Repubblica di Perugia, l’indagato è stato condotto nel
carcere di Capanne, in attesa della convalida del provvedimento.

   

   

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Ansa Umbria

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