“Siamo felici che il Papa
abbia annunciato, insieme con tanti altri Santi, la
canonizzazione del beato Carlo Acutis, i cui resti mortali sono
conservati presso il Santuario della Spogliazione di Assisi. La
data non è stata ancora determinata, ma siamo certi che il Santo
Padre vorrà scegliere un’occasione significativa, immaginiamo
nel prossimo anno giubilare, perché la testimonianza del nostro
Carlo continui ad incidere sulle coscienze, specialmente dei
giovani e degli adolescenti ma non solo, suscitando un grande
amore per Gesù Eucaristia e un grande desiderio di santità sulle
sue orme e quelle dei Santi a cui egli si è ispirato, in modo
speciale Francesco d’Assisi”: a dirlo è il vescovo di Assisi,
monsignor Domenico Sorrentino.

   
“In questi mesi – continua il vescovo – la nostra Chiesa di
Assisi farà del suo meglio per accogliere tanti pellegrini e
devoti che si stanno moltiplicando nel mondo. Francesco e Carlo
insieme sono un eccezionale team di annuncio del Vangelo,
mostrando la verità di quanto il beato Carlo amava dire ai
giovani: ‘Solo Gesù è capace di rendere originali e non
fotocopie, riempiendo di gioia la nostra vita’”.

   
“Il libro che sto ripubblicando (Originali non fotocopie,
Carlo Acutis e Francesco d’Assisi, Edizioni Francescane
italiane) integrato e aumentato – aggiunge ancora monsignor
Sorrentino – lo mostrerà in mondo convincente, ma più ancora lo
mostrano i volti dei giovani e dei pellegrini che si affacciano
nel nostro Santuario e dal contatto con i resti di Carlo e
varcando la porta di Francesco si sentono spinti a rivedere la
propria esistenza nella direzione del Vangelo. Questo luogo –
conclude il vescovo – è diventato in poco tempo un vero vulcano
in eruzione di grazia e santità”.

   
A fine maggio papa Francesco ha riconosciuto il nuovo
miracolo di Carlo Acutis, autorizzando il Dicastero per le cause
dei Santi a pubblicare il relativo decreto. Si tratta del
miracolo compiuto per Valeria, una giovane del Costa Rica e
studentessa universitaria a Firenze, che nel luglio del 2022 era
caduta dalla bicicletta e finita in coma irreversibile. Al
Careggi le diagnosticarono un trauma cranico molto grave, le
speranze di vita erano azzerate. La mamma Liliana, sei giorni
dopo, venne in Assisi, per raccomandare la figlia al beato Carlo
e passò tutta la giornata inginocchiata davanti alla sua tomba.

   
In serata le arrivò una telefonata dall’ospedale informandola
del miglioramento improvviso e inspiegabile della figlia:
Valeria aveva ripreso a respirare spontaneamente, il giorno dopo
riprese a muoversi e parzialmente a parlare. A settembre,
insieme alla mamma, Valeria è venuta ad Assisi per pregare sulla
tomba di Carlo e ringraziare per il miracolo ricevuto.

   
Nel 2020, Acutis era già stato dichiarato beato dalla
Congregazione delle cause dei santi che aveva esaminato un altro
suo miracolo, avvenuto nell’ottobre 2013 nella chiesa di San
Sebastiano a Campo Grande, in Brasile: dopo avere toccato una
reliquia del giovane, un pezzo di maglia appoggiato sul suo
corpo, un bambino di sei anni di nome Matheus, che soffriva di
una grave anomalia al pancreas, era completamente guarito.

   

   

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