Parla di “carceri umbre oramai
prossime alla implosione” il Garante dei detenuti della Regione
Umbria Giuseppe Caforio secondo il quale “anche la Corte dei
Conti, per i profili contabili, sancisce la gravità della
situazione”. “I giudici contabili hanno fotografato la
situazione al 31 agosto 2024, ma nei successivi otto mesi e fino
ad oggi la situazione si è aggravata e di molto sia in termini
di sovraffollamento che di carenza di personale penitenziario e
dell’area socio sanitario” afferma parlando con l’ANSA della
relazione “Infrastrutture e digitalizzazione: Piano Carceri”.
“Abbiamo avuto tre morti – rileva l’avvocato Caforio – ma la
sofferenza fatta di atti di autolesionismo, mancanza di cure
sanitarie e condizioni delle celle inumane ha rotto ogni
equilibrio su cui si basa la convivenza nelle carceri e il primo
a patire è il personale penitenziario che supplisce oltre ogni
limite alle gravi carenze, ma che ne subisce le conseguenze. E’
ora che il Parlamento prenda atto di questa situazione e si
assuma la responsabilità di decidere”.