“L’azienda ospedaliera di Perugia
continua a discriminare lavoratrici e lavoratori titolari di
incarichi, che inspiegabilmente, a differenza di loro colleghi
in situazioni del tutto analoghe, si vedono negare il diritto al
rinnovo degli stessi, pur avendo avuto valutazioni positive e
nessun provvedimento disciplinare. Ma il fatto più grave, è che
l’azienda si rifiuta di dare spiegazioni”: lo scrive la Fp Cgil
dell’Umbria in una lettera indirizzata alla presidente della
Regione, Donatella Tesei, e all’assessore alla Salute, Luca
Coletto. “Lettera – sottolinea una nota della Cgil – inviata
ormai da una settimana, che non ha ancora ricevuto alcuna
risposta”.
“Un fatto molto grave – rimarca la segretaria generale della
Fp Cgil Umbria, Desirè Marchetti – che acuisce una situazione di
mancata trasparenza di fronte ad una discriminazione difficile
da comprendere tra lavoratrici e lavoratori della stessa
azienda. Ci sono infatti incarichi che hanno cambiato
denominazione o che hanno modificato il loro assetto, ma sono
stati rinnovati – spiega la sindacalista – ed incarichi che
nella medesima condizione non sono stati trasposti”.
Secondo la Fp Cgil, dunque, è assolutamente necessario
chiarire l’operato dell’azienda ospedaliera e applicare
correttamente l’articolo 36 del contratto nazionale di lavoro
2019/2021 che prevede appunto la trasposizione degli incarichi.
“In mancanza di ciò – conclude la missiva indirizzata a Tesei
e Coletto – sarà inevitabile l’attivazione di un ricorso
giudiziario, con le ovvie conseguenze anche in termini di danno
erariale”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA