ferdinandi(UNWEB) “In merito all’appello rivolto alle candidate e ai candidati Sindaci dalla CIA-Agricoltori Italiani ritengo ampiamente condivisibili tutte le proposte contenute nel documento per le quali saremo a disposizione per costruire dei percorsi al fine di renderle attuative”.


È quanto dichiara in una nota la candidata sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi.

“Nel nostro programma – aggiunge – abbiamo deciso di dedicare un capitolo alle politiche del cibo nel quale sono contenute le azioni che ritroviamo favorevolmente nel documento della CIA. In particolare ci ha colpito la proposta di attivazione del marchio di qualità comunale DeCo – Denominazione Comunale che ci sembra un ottimo modo per promuovere la cultura enogastronomica del nostro territorio nonché di valorizzare il lavoro dei produttori agricoli di Perugia”.

“La promozione del marchio, anche con il coinvolgimento dei comuni limitrofi – sottolinea Ferdinandi – ci sembra l’occasione per facilitare l’attivazione di filiere alternative del cibo come strumento per la transizione ecosostenibile del Sistema del Cibo territoriale. Inoltre condividiamo la realizzazione di un censimento dei terreni agricoli demaniali da mettere a disposizione per facilitare il ricambio generazionale, azione di particolare importanza per il futuro dell’agricoltura perugina e umbra. Anche la promozione delle comunità energetiche, la definizione di una nuova disciplina sull’arresto del consumo di suolo e la promozione di prodotti da agricoltura ecosostenibile, sono punti che condividiamo e che sono presenti nel nostro programma. Nella stessa direzione, al fine di rafforzare il protagonismo e la partecipazione, proponiamo anche la costituzione del Consiglio del Cibo spazio in cui tutti gli attori del settore e cittadini interessati si riuniscono per discutere proposte di sviluppo del mondo agricolo e del cibo da sottoporre al Consiglio comunale. Il cibo per noi è nutrimento, è salute, è cultura, è vita”.

“Il nostro impegno – conclude – è, e sarà sempre, quello di favorire l’accesso a cibo di qualità per tutte e tutti”.

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