“La ricostruzione in merito alla collaborazione temporanea del dott. Andrea Casciari presso la direzione salute e welfare della Regione Umbria. Non si tratta né di nuova assunzione né di promozione, ma di un opportuno cambio di ruolo”. Inizia così la spiegazione della Giunta regionale dopo che Perugiatoday.it e Ternitoday.it hanno publicato la delibera a riguardo di Andrea Casciari, indagato nell’inchiesta sanitopoli, che ha ricevuto un nuovo incarico in assessorato regionale con tanto di ruolo sulla lotta al virus Covid, che di fatto è una delle priorità della nostra sanità. Un incarico che abbiamo definito un caso politico, nel senso del ruolo e dell’opportunità politica. Pubblichiamo integralmente il resto della spiegazione della Regione.
Sanità, imputato per “concorsopoli” viene assunto in assessorato. Lo “strano” caso di Andrea Casciari
“Il dott. Casciari era e resta un dipendente dell’Azienda ospedaliera di Perugia, assunto precedentemente all’insediamento di questa Giunta. Infatti alla conclusione del suo incarico, non rinnovato, quale commissario dell’azienda ospedaliera di Terni, l’attuale amministrazione ha deciso, in un’ottica di massima trasparenza e rigore, di inserirlo in un nuovo ruolo, non gestionale, legato all’emergenza Covid.
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La collaborazione prevista quindi con la delibera n. 755/2020 si inquadra nel contesto descritto e riveste carattere di ordinarietà, un cambio di ruolo e non, come già detto, di nuova assunzione. Non è inoltre vero che il compenso previsto per i tre mesi collaborazione sia di 84000 euro. Gli emolumenti sono gli stessi percepiti e decisi in passato. Si evince infatti dalla delibera, senza ombra di dubbio, che tale cifra si riferisce al compenso annuo lordo totale percepito dal dott. Casciari per la sua attività ordinaria e che la Regione, in quote mensil, rinfonderà all’azienda solo per la durata e proporzionalmente all’entità della suddetta collaborazione in ottica Covid”.