I due parlamentari hanno mollato Forza Italia e trattano con Carlo Calenda, mentre Mara Carfagna sta ancora riflettendo e Giovanni Toti ha lanciato un nuovo progetto politico. Nelle formazioni politiche è tempo di riposizionamenti in vista del voto. 

di Pasquale Napolitano

La crisi del governo Draghi e la corsa al voto anticipato, fissato per il 25 settembre 2022, apre ufficialmente il calciomercato in politica con cambi di casacca, addii eccellenti e scissioni. Forza Italia è il partito che più di altri sta pagando il prezzo della caduta del governo. Già a poche ore dall’annuncio delle dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi, due ministri di Fi, Renato Brunetta e Mariastella Gelmini hanno annunciato l’addio, mentre una terza ha preso le distanze.

Brunetta e Gelmini al Misto

Nella prima seduta della Camera dei Deputati i ministri Renato Brunetta (Funzione pubblica) e Mariastella Gelmini (Affari regionali) hanno annunciato l’uscita dal gruppo di Forza Italia e il passaggio nel gruppo Misto. I due ministri sono in trattativa con il partito Azione guidato da Carlo Calenda. Il matrimonio non si è ancora concretizzato. Ieri il ministro Brunetta ha evocato l’ipotesi di un listone unico con Pd, Renzi, e Di Maio: “Voglio continuare a rispondere ai miei elettori, nella forma che capiterà. Io ho un rapporto fantastico con Enrico Letta, perché nel 2015 lo ringraziai quando si dimise da parlamentare. Io vorrei che si mettessero insieme tutti i liberi e forti per salvare questo Paese dal sovranismo, tutti quelli che hanno votato la fiducia a Draghi, un rassemblement repubblicano. Il mio sogno è avere questa Unione repubblicana e che metta agenda Draghi nel suo programma. Intanto ci sarà un listone che abbia programma comune l’Europa. Un’ unione repubblicana che salvi questo Paese”.

Carfagna nel listone di Letta

Il ministro Mara Carfagna (Sud) non ha ancora comunicato l’addio al gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati. Il ministro ha precisato di aver avviato una riflessione politica dopo lo strappo di Fi al governo Draghi. Due le opzioni nel futuro politico di Mara Carfagna: il partito Azione di Carlo Calenda o il listone Democratici e Progressisti annunciato dal segretario Enrico Letta al programma di Lucia Annunziata Mezz’ora in più.

Gli altri addii in Fi

Il senatore Andrea Cangini, che ha votato la fiducia al governo Draghi a Palazzo Madama, ha abbandonato il partito di Forza Italia per aderire ad Azione di Calenda. Altro addio in Fi è quello di Roberto Caon che però non ha ancora ufficializzato l’ingresso in nessun partito.

Giovanni Toti fonda Italia al Centro

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha archiviato l’esperienza politica di Coraggio Italia, il partito fondato con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Toti ha lanciato il progetto politico Italia al Centro e guarda con interesse al progetto del listone unico al quale lavorano Enrico Letta e Renato Brunetta.

Di Maio e la lista dei sindaci

Il ministro degli Esteri Luigi di Maio, dopo la scissione dal M5s, ha dato vita al movimento politico Insieme per il futuro. Di Maio pensa a una lista dei sindaci per le elezioni politiche con il sindaco di Milano Beppe Sala e l’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti.

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