“Mi è sempre piaciuto pensare che conservando i nostri monumenti conserviamo, per certi versi, noi stessi, e gettiamo le fondamenta del nostro futuro”: a dirlo Brunello Cucinelli parlando del restauro del duomo di Perugia.
“Si inaugura il restauro di un monumento celebre, simbolo non soltanto religioso per i perugini e per l’Italia tutta”, ha aggiunto.
“Ho imparato dalla mia famiglia, e dalla campagna – ha affermato Cucinelli -, che ogni buona azione è come un seme che non manca mai di dare buoni frutti. Per questo auguro a tutti che l’esempio di questa buona opera stimoli un’imitazione virtuosa alla grande come alla piccola scala, pubblica e privata, poiché, come dicevano i miei stimati greci, se terrai in ordine e ben conservato l’ingresso della tua casa, anche la
tua città sarà sempre ben conservata. Sono convinto che questo meritano la nostra augusta Perugia e la nostra terra madre umbra”.
Per il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve, “ovunque nel mondo la chiesa cattedrale è il luogo dove i fedeli tutti si ritrovano, in particolare per alcune significative celebrazioni per esprimere e proclamare pubblicamente la propria fede e la propria unità in Cristo”. “La cattedrale – ha aggiunto -, intimamente legata alla persona del vescovo, è ‘madre’ di tutte le chiese della diocesi.
Il consolidamento e il restauro delle facciate rinnovano lo splendore del luogo caro a tutta la comunità civile e religiosa”.
“Uno dei punti cardine della nostra strategia di sostenibilità è l’attenzione alle comunità”, ha detto Stefano Goberti, amministratore delegato di Plenitude. “Questo progetto – ha aggiunto – racchiude in sé tutti gli elementi essenziali di tale approccio: abbiamo investito su partnership di valore coinvolgendo tutte le professionalità necessarie per poter restituire alla comunità perugina un simbolo di profondo rilievo storico e religioso”. (ANSA).