In collabotazione con la Croce rossa locale
(ANSA) – PERUGIA, 18 NOV – Una donazione di 26 mila euro per
garantire la consegna di più di 45 mila pacchi alimentari.
Questo l’impegno di Farchioni Oli per aiutare le famiglie croate
più fragili colpite dalla pandemia da Covid-19. L’azienda umbra
– che, fin dal 1780, lavora i frutti della terra per realizzare
olio, vino, birra e farine di qualità al giusto prezzo –
collabora con la Croce rossa della Croazia al progetto di
assistenza “Vaš dar za pravu stvar” (in italiano “Il tuo dono
per la cosa giusta”), partito nell’aprile del 2020.
Tra i beneficiari: i pazienti Covid-19 in isolamento, i
disoccupati, le famiglie con tre o più figli con reddito minimo,
i genitori single che hanno visto l’aggravarsi delle loro
condizioni negli ultimi mes, altri gruppi sociali ed economici
svantaggiati.
“La Croazia è una nazione amica dell’Italia. I prodotti
italiani – e i nostri in particolare – sono molto apprezzati. Ci
è sembrato naturale ricambiare questo grande affetto mettendo a
disposizione le nostre risorse per sostenere le famiglie più
bisognose. Sono loro che, a causa di una terribile infezione,
conoscono in questi mesi difficoltà impossibili da superare
senza adeguati sostegni”: lo dice in una nota Marco Farchioni,
manager dell’azienda.
“Il nostro contributo – precisa Marco Farchioni – fa parte di
una più ampia iniziativa di responsabilità sociale della nostra
impresa che parte ovviamente dall’Italia. In questi mesi ci
siamo impegnati a tenere fermi i prezzi dei nostri prodotti che,
nel periodo del lockdown, sono diventati quasi dei beni rifugio.
Penso in particolare all’olio e alla farina. Abbiamo protetto
tutti i nostri collaboratori con uno smartwatch che aiuta a
garantire il distanziamento fisico, evitando i rischi di
contagio. Infine, abbiamo donato 41 letti per la terapia
intensiva e la rianimazione per il Covid-Hospital di Pantalla di
Todi, in Umbria, del valore di 100mila euro”. Conclude
Farchioni: “In un momento di crisi di portata storica come
questo, è molto importante che ciascuno faccia la sua parte,
secondo le sue possibilità, per il bene di tutti”. (ANSA).
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