Oltre 9 mila le vaccinazioni in un solo giorno, ma ad oggi nell’intera regione Umbria è stato utilizzato il 99,5% delle forniture e i prenotati sono oltre 150 mila
Lo dice il report governativo sui vaccini aggiornato alla mattina dell’11 gennaio 2022: la regione Umbria ad oggi ha utilizzato il 99,5% delle dosi fornite, e ne restano neppure 10 mila, di fronte a oltre 150 mila appuntamenti già fissati per i prossimi giorni e settimane.
Purtroppo la consegna di nuove dosi di vaccino è ferma all’8 gennaio, motivo per cui da un lato si stanno usando tutte le scorte e dall’altro i problemi cominciano a farsi sentire anche sul fronte nuove prenotazioni. È infatti estremamente difficile ormai da giorni prenotare nuovi appuntamenti per le vaccinazioni da COVID-19, soprattutto nelle fasce che riguardano i minori, fasce da poco aperte.
Da ricordare che da giovedì 23 dicembre del 2021 si accede agli hub vaccinali solo se muniti di prenotazione. L’accesso diretto senza prenotazione, sia della prima sia della terza dose, non è più ammesso per ora, e questo proprio per evitare il più possibile code e assembramenti (a parte i cittadini che hanno effettuato il ciclo primario in altra regione o stato estero, per i quali la somministrazione della terza dose avviene necessariamente con l’accesso diretto per questioni legate ai sistemi informativi).
Nei giorni scorsi i problemi di approvvigionamento avevano interessato anche i reagenti dei tamponi. Era stata la direttrice della clinica di Microbiologia di Perugia, dove vengono processati a ciclo continuo 3 mila tamponi al giorno, che -intervistata da La Nazione- aveva lanciato l’allarme sul difficile reperimento dei reagenti, sia per i test antigienici e sia per quelli molecolari. Le sue parole avevano preoccupato non poco, anche in vista di un aumento vertiginoso di tamponi dopo l’apertura delle scuole di ogni ordine e grado. Per evitare che il tilt del sistema, la direttrice Mencacci sollecitava le vaccinazioni e l’attenzione ai minimi sintomi, a cui far seguire un auto isolamento.