Le cattedre vuote. Questo il primo problema che la Flc Cgil dell’Umbria indica a due giorni dal rientro degli studenti nelle aule: non è l’unico nodo che attende il mondo scolastico.
SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON
Più di un problema
Il sindacato parte da lontano: «L’avvio dell’anno scolastico in Umbria, come nel resto del Paese, sconta ritardi e scelte non fatte dal Governo rispetto a quelle che già a marzo avevamo indicato come criticità da affrontare per una ripartenza delle scuole in presenza e in sicurezza. La ministra Azzolina ha preferito guardare il dito piuttosto che la luna, gridando al boicottaggio. Così oggi, a fronte del grande lavoro svolto da tutto il personale della scuola, ci troviamo a fare i conti con tantissimi problemi da superare». Poi si entra nel dettaglio.
Le assunzioni e le complicazioni
La Cgil mette in evidenza che «come organizzazioni sindacali già all’inizio della pandemia avevamo chiesto provvedimenti straordinari sugli organici e la stabilizzazione del personale precario con trentasei mesi di servizio, utilizzando lo strumento del concorso straordinario, per partire a settembre con il maggior numero di cattedre occupate. La risposta del ministero è stata quella di rinviare il concorso straordinario, complicare inutilmente questa procedura e procurare per questo anno scolastico un diluvio di supplenze». Delle 85 mila assunzioni finanziate dal Mef «neanche il 30% andrà a buon fine». Si passa all’Umbria: «Su circa 1.100 posti disponibili sono state effettuate 330 assunzioni a tempo indeterminato. Con la procedura della ‘chiamata veloce’, altro fallimento annunciato, circa 32. Stessa situazione per il personale Ata: dei 211 posti di collaboratore scolastico ne verranno utilizzati solo 89; 14 dei 42 posti di assistente tecnico, 32 degli 83 posti di assistente amministrativo, 51 dei 58 posti di Dsga».
Supplenze e spazi
Per la Flc Cgil «anche l’assegnazione del personale supplente alle scuole, nonostante gli ‘sforzi titanici’ degli uffici territoriali, subirà inevitabili ritardi e andrà ad alimentare il contenzioso, complici i numerosi errori contenuti nelle nuove graduatorie (gps)». Per quel che concerne gli spazi aggiuntivi «servono circa 35 aule e 2 palestre per far tornare tutti gli studenti a scuola in presenza e in sicurezza e i ragazzi coinvolti dovrebbero essere più di un migliaio. A questi vanno aggiunti, naturalmente, tutti quelli che a rotazione una, due o più volte a settimana vedranno la scuola a distanza (anche 400 studenti nelle scuole più affollate). Nel computo delle aule mancanti, dobbiamo richiamare anche quest’anno quelle non ancora disponibili a Norcia».
I trasporti ed i banchi
Difficile anche la situazione legata ai trasporti: «Dopo l’intesa siglata in Conferenza – specifica la Flc Cgil – unificata sulle linee guida, che ha visto l’incremento della saturazione dei mezzi dal 50 all’80% abbiamo appreso dai giornali che la Regione dell’Umbria, di concerto con gli enti competenti (Province, Comuni e Ufficio scolastico regionale) e le società che gestiscono i servizi di trasporto pubblico, ha messo a punto un piano complessivo per consentire a tutti gli studenti umbri delle scuole medie superiori di raggiungere le sedi scolastiche mantenendo gli orari di entrata e di uscita del passato anno scolastico. A partire dalla prossima settimana, naturalmente, verificheremo con mano la concreta realizzazione di questo impegno, insieme agli studenti e alle famiglie interessate». Non ancora avviata inoltre la consegna dei banchi monoposto: «Questo rende la predisposizione dei piani di sicurezza delle scuole, tanto che per somma di criticità alcune istituzioni scolastiche hanno deliberato il rinvio del rientro a scuola».
Le incertezze
In conclusione – prosegue il sindacato – «mancano gli strumenti di protezione individuale come mascherine, gel igienizzante, guanti. Non c’è certezza che il servizio di mensa riprenda contestualmente alle attività didattiche. Intanto tutto il personale che opera in appalto nelle scuole per garantire servizi che sono parte integrante dell’offerta scolastica, come la mensa o le pulizie, è rimasto inopinatamente escluso dagli esami sierologici disposti per tutto il personale scolastico. Per denunciare ritardi e incertezze che stanno accompagnando l’avvio dell’anno scolastico e per riaffermare il ruolo centrale e prioritario della scuola e della conoscenza come condizione di crescita del Paese da sostenere con investimenti adeguati, a partire dal Recovery Fund, la Flc Cgil prenderà parte, insieme alle altre sigle sindacali, alla manifestazione indetta dal Comitato ‘Priorità alla scuola’ che si terrà sabato 26 settembre a Roma».
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