Proprio come qualche settimana fa, la presidente della regione torna sulla importanza strategica delle regioni centrali e rilancia la questione Centro Italia.
Dal palco dell’ incontro dal titolo emblematico “Uniamo l’Italia”, si è espressa come aveva recentemente già fatto Donatella Tesei, la governatrice umbra. Le regioni fanno il punto sulle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 21-27 : 73 miliardi di euro disponibili, ai quali si aggiungono i 222 miliardi del Pnrr e del Fondo complementare e 81 miliardi della programmazione comunitaria. Una valanga di denaro per rilanciare definitivamente il Paese.
Umbria capofila di larghe intese
La due giorni romana dei lavori nell’ambito delle tematiche circa l’utilizzo del Fondo, organizzate e promosse dal Ministero per il Sud con l’introduzione del ministro dell’Economia, Daniele Franco , ha visto anche l’Umbria protagonista. La Tesei ha ribadito la necessità di fare fronte comune da parte delle Regioni del Centro Italia e ha invitato i Presidenti delle regioni e delle province a riflettere sulla necessità strategica della “cerniera” tra Nord e Sud. In effetti la precisazione è sembrata quanto meno doverosa, visto il continuo e principale interesse rispetto alle annose questioni tra settentrione e meridione.
La cerniera d’Italia e le opportunità del PNRR
L’apertura della Tesei al dialogo e alla progettazione comune è rivolto innanzitutto alle regioni confinanti, ma in senso più ampio, è un invito ulteriore alla visione d’insieme nella gestione dei fondi per la rinascita, tanto importanti per il nostro Paese.
Nel ribadire la funzione di cerniera d’Italia, la governatrice ha insistito sulle opportunità di dare un nuovo slancio partendo da infrastrutture e servizi, fondamentali per riconcepire una mobilità intelligente e sostenibile.
La fase di transizione che stiamo vivendo, ha concluso la Presidente, richiede riflessioni veloci e ponderate per consentire lo sviluppo e la realizzazione dei progetti più innovativi per aprirsi al nuovo mondo post-pandemico.