Perugia. “Continuano i controlli straordinari del territorio fortemente voluti dal Questore di Perugia, con l’obiettivo di innalzare la percezione di sicurezza della popolazione e prevenire i reati predatori, i furti e la prostituzione su strada.
La Questura di Perugia ha predisposto mirati servizi con l’impiego di personale della Questura e degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche.
I controlli hanno riguardato principalmente i quartieri del centro cittadino con particolare riguardo alla zona della stazione Fontivegge, via Campo di Marte, via Canali, via della Ferrovia e il parco della Pescaia.
Nel corso dell’attività, sono stati fermati in piazza Vittorio Veneto due ragazzi extracomunitari di origini egiziane, rispettivamente di 19 e 18 anni, notati dagli agenti per il loro atteggiamento sospetto.
Dagli ulteriori accertamenti è emerso che il 19enne, oltre ad avere diversi “alias”, ovvero false identità, è risultato gravato da un respingimento dal territorio nazionale con contestuale Ordine del Questore di Siracusa di lasciare l’Italia, emesso lo scorso febbraio.
Per questo motivo, il giovane è stato accompagnato in Questura dove, al termine delle attività di rito, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per inottemperanza dell’ordine del Questore e posto a disposizione dell’ufficio immigrazione per l’avvio del procedimento finalizzato a rendere esecutiva l’espulsione dal territorio nazionale.
Sempre nell’ambito dei servizi di monitoraggio, a seguito di chiamata al numero di emergenza, gli agenti sono intervenuti in via Martiri dei Lager dove era stato segnalato un uomo che, con un coltello, aveva minacciato un addetto alla sicurezza, in servizio presso il complesso commerciale.
Gli operatori, rintracciato l’uomo, classe 1957, nella vicina via Cortonese, lo hanno identificato. Sottoposto a un controllo più approfondito, il 65enne è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico e, per questo motivo, deferito all’Autorità Giudiziaria per minacce aggravate e porto di armi od oggetti atti ad offendere.”
Così, in una nota, la Questura di Perugia.