L’Assemblea legislativa dell’Umbria, riunitasi questa mattina a Palazzo Cesaroni (Perugia), ha respinto, con 10 contrari e 7 voti favorevoli, la mozione presentata da un gruppo consiliare di minoranza relativa a “Misure volte a contrastare la crisi di liquidità di aziende a forte stagionalità estiva, a causa del caro energia, caro materie prime e post-covid, per il pagamento dell’Imu e delle altre imposte previste nei prossimi mesi, al fine di salvaguardare lavoratori, imprese e tenuta sociale”.
L’atto di indirizzo, nello specifico, chiedeva all’Esecutivo regionale di “attivarsi con urgenza presso il Governo, Parlamento, enti locali e in tutte le sedi istituzionali ritenute utili affinché sia concesso un differimento a settembre del versamento dell’Imu e delle altre imposte dovute da imprese turistiche o operanti in altri settori, il cui fatturato sia concentrato nei mesi estivi, al fine di salvaguardare la sopravvivenza delle stesse senza dover rinunciare al relativo gettito fiscale, ma anzi proteggendo il patrimonio imprenditoriale e occupazionale umbro, nell’interesse generale. Ma anche di attivarsi presso Governo, Parlamento, enti locali e in tutte le sedi istituzionali ritenute utili al fine di richiedere un contributo sotto forma di credito d’imposta dell’importo versato per imposta municipale propria (Imu) anche per la prima rata 2022 in misura piena o almeno al 50% per tutte le imprese che dimostrino una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel secondo trimestre 2021 di almeno il 50 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2019. E nel frattempo di porre in essere immediate iniziative mediante le istituzioni regionali e suoi enti partecipati, finalizzate a sostenere finanziariamente le imprese umbre nei mesi estivi, attraverso garanzie bancarie o altre misure che consentano di poter anticipare il veramente delle imposte prima degli incassi estivi”.
Nel corso del dibattito un consigliere di maggioranza ha proposto il rinvio in Commissione dell’atto per approfondire l’argomento. Richiesta respinta dal proponente per l’urgenza delle scadenze sollevate dalla mozione.
Ad inizio seduta, prima di affrontare la discussione delle mozioni, un consigliere di minoranza ha chiesto alla Presidente della Giunta regionale di riferire in Aula sulla ricognizione che l’Esecutivo sta svolgendo sull’utilizzo dei fondi europei e sulla finalità di questa operazione.