Edilizia settore strategico per la ripartenza economica post pandemia. Questo il messaggio del XII congresso della Filca Cisl dell’Umbria, svoltosi a Città di Castello e che ha visto intervenire il segretario generale della Filca Cisl, Enzo Pelle, il segretario generale Filca Cisl Umbria Giuliano Bicchieraro e il segretario generale Cisl Umbria, Angelo Manzotti. A portare il saluto anche il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi. Bicchieraro è stato confermato segretario generale Filca Cisl Umbria dal consiglio regionale, riunito a valle del congresso. Con Bicchieraro in segreteria anche Emanuele Petrini e Katia Giulivi.
Partendo da un’analisi dei danni, anche economici, della pandemia per un settore “in crisi da 10 anni”, grande attenzione nella relazione del segretario Bicchieraro alle risorse Pnrr, che “attraverseranno l’edilizia per circa l’80 per cento. Risorse che inevitabilmente dovranno essere utilizzate in questo ambito, in cui dovranno esercitare l’effetto moltiplicatore del settore di creare ricchezza, e in virtù dell’effetto anticiclico, di far crescere e stabilizzare l’economia della nostra regione e di questo paese. Gli effetti benefici peraltro sono già presenti nell’ambito dell’edilizia e della filiera con una forte accentuazione della domanda. Dai dati della CNCE Comitato Nazionale delle Casse Edili si evince che gli indicatori sono tutti in forte crescita, a livello nazionale gli indicatori che riguardano le ore lavorate, il numero dei lavoratori, il numero delle imprese, la massa salari, crescono esponenzialmente con percentuali che non si registravano da quasi 20 anni”.
Stessa situazione in Umbria: “Nella nostra regione, da settembre 2019 a settembre 2021, il settore edile cresce dell’1,6%, resta distante dalla media del Paese che è del 3,5%. Dopo l’Umbria si trovano solo il Veneto (1,5%) e le Marche (0,8%)”. Da non sottovalutare la situazione del contesto nazionale: “Il comparto delle costruzioni, nella regione, come a livello nazionale ha subito una forte crisi dovuta agli strascichi della crisi economica e finanziaria, poi alla pandemia e incontra difficoltà a ripartire, in conseguenza delle criticità derivate dall’aumento dei prezzi dei materiali e del costo dell’energia, ma si prevede che con l’ausilio della crescita del mercato immobiliare e della proroga degli incentivi statali, tra cui il Superbonus e la ricostruzione, il comparto tornerà a crescere ed anche in maniera esponenziale. Avremo bisogno di una maggiore attenzione agli aspetti concertativi da parte della amministrazione regionale riguardo ai problemi ma soprattutto delle opportunità che il settore in questo particolare momento potrebbe avere”.
Sottolineata la mancanza di coinvolgimento al tavolo delle costruzioni: “la nostra categoria non è mai stata invitata, avremmo gradito essere presenti per l’importante conoscenza del mondo delle costruzioni che la nostra federazione ha sempre avuto e grazie a questa poter dare il nostro contributo di idee e proposte. Non si può fare a meno di noi in un frangente in cui dall’Europa arriveranno ingenti contributi e la gran parte di questi verranno investiti nel settore delle costruzioni. Dobbiamo far parte della cabina di regia soprattutto quando si affronterà la fase della progettazione per rivendicare diritti e tutele per chi rappresentiamo”.
Quanto al terremoto: “Siamo giunti ormai al sesto anno dal tragico evento avvenuto nel lontano 2016, nei primi anni si è fatto poco o addirittura niente da un punto di vista ricostruttivo, sostanzialmente perché non vi erano le risorse, quindi si è tergiversato molto immettendo tanta burocrazia nelle procedure fino a quando non abbiamo avuto l’avvento di una struttura commissariale con a capo l’onorevole Legnini che con l’ordinanza 100 ha sbloccato risorse che nel frattempo si sono rese disponibili derivate anche dal PNRR, e avviato la semplificazione delle norme procedurali. Dall’ultimo rapporto nazionale sulla ricostruzione totale, di tutto il lavoro ricostruttivo privato e pubblico, fatto negli ultimi 5 anni, il 30% di questo è stato realizzato nei primi 6 mesi del 2021, questo dato la dice lunga sul forte impulso che il lavoro di riedificazione ha avuto in questo ultimo periodo”.
Apprezzato il lavoro relativo al protocollo di legalità e sicurezza, che riguarda anche le popolazioni colpite dal sisma. “L’edilizia sarà centrale per ridisegnare le società per la capacità che avrà di incidere sulla qualità della vita delle persone, sulla ridefinizione del vivere insieme, che passa attraverso i valori della rigenerazione, riqualificazione e la riconversione energetica. Le transizioni sono auspicabili per la capacità che hanno di incidere sullo sviluppo economico e sociale delle società, ma dobbiamo stare attenti ai contraccolpi che queste possono generare. Per questo il movimento sindacale deve sempre vigilare e valutare ogni scelta che si fa, tenendo conto del principio della “giusta transizione”. Sul capitolo burocrazia: “La semplificazione normativa che non deve voler dire deregolamentazione, gli appalti e la qualificazione delle stazioni appaltanti, la legalità e la regolarità, partendo dalla assoluta riaffermazione del Durc per Congruità che ne rappresenta un efficace presidio, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, che deve rappresentare soprattutto per la nostra federazione una vera e propria missione, e ancora la formazione, sempre strategica nell’ambito della nostra azione sindacale”.
“Momenti come quello di oggi, di condivisione comune di valori, progetti e relazioni umane – ha detto il sindaco Luca Secondi nel suo saluto – sono la linfa vitale di una comunità locale. Ringrazio la Cisl per aver scelto Città di Castello per celebrare questo importante appuntamento congressuale. Un evento che affronta temi e riferimenti lavorativi e produttivi di settori, quello edile e artigianale, ora interessati da profondi cambiamenti e prospettive di sviluppo legate al PNRR, alle normative degli incentivi e bonus statali che dovranno rappresentare il punto di partenza per la ripresa occupazionale ed economica non solo di questi comparti. Insieme alle organizzazioni sindacali, alle associazioni datoriali alle associazioni di categoria anche le istituzioni come sempre faranno la loro parte e saranno vicine ai lavoratori e alle loro famiglie”.
“Anche in Umbria – ha detto il segretario generale Filca – Cisl Enzo Pelle – le risorse messe a disposizione dal Pnrr rappresentano una occasione imperdibile per il rilancio infrastrutturale del territorio. È bene però che i tempi degli investimenti siano celeri, e che nei cantieri della regione si assicuri la qualità del lavoro, che vuol dire in primis la dignità e la sicurezza dei lavoratori. E poi bisogna accelerare il lavoro nei cantieri della ricostruzione post-sisma. Il contratto nazionale edile, rinnovato pochi giorni fa, assicura alle decine di migliaia di lavoratori umbri del settore conquiste importanti su tutti i fronti: salario, sicurezza, formazione, riconoscimento della professionalità, organizzazione del lavoro”.