Prima giornata da zona gialla dopo tre mesi di rosso e arancione a Perugia. Il centro storico del capoluogo umbro si è svegliato con un nuovo colpo d’occhio. Non più tavoli ammassati chiusi a catena e ombrelloni chiusi per bar e ristoranti. I loro spazi esterni hanno infatti iniziato a rivivere con l’arrivo dei primi clienti dopo il cambio delle disposizione in vigore come misure anti-Covid.

I bar fin dalle prime ore della mattina sono tornati così a servire all’aperto, dopo il posizionamento dei tavoli alla dovuta distanza. A seguire ristoratori e camerieri per dare gli ultimi ritocchi a tavolini e “dehor” prima del pranzo.

Complici anche le condizioni meteo incerte l’affluenza è stata ordinata, con i clienti che quasi “spaesati” hanno ripreso le vecchie abitudini di un caffè o cappuccino da poter gustare finalmente seduti.

Qualche attività, ristoranti soprattutto, sono ancora alla finestra viste le serrande, pur se poche, ancora chiuse. Ma anche tra chi ha deciso per riaprire alle nuove condizioni, le sensazioni non sono le stesse.
 

Mentre è intendo a pulire le ultime sedie e sistemare gli ombrelloni il titolare dell’Osteria n.13, ristorante vicino alla Fontana Maggiore, sottolinea che sono dieci le prenotazioni per il pranzo: “Piccoli segnali ma importanti”. Oltre a chi pensa che è stato giusto ripartire gradualmente, c’è chi la vede diversamente, come il proprietario di un bar-ristorante in piazza Matteotti: “Anche se abbiamo riattivato il servizio esterno ai tavoli le misure messe in campo non ci agevolano”.
    (ANSA).

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