18-11-2020
Borsa Immobiliare dell’Umbria – Trend del mercato commerciale in Umbria
Marcello Bambagioni, Presidente del Comitato di Vigilanza della Borsa Immobiliare dell’Umbria: “Riscontriamo che anche a livello regionale Umbria gli immobili commerciali hanno avuto una piccola contrazione nelle compravendite a seguito della pandemia Covid-19”. “Atteso per il 2021 un incremento delle compravendite di immobili commerciali intorno al dieci per cento”.
“Forte intesse, sia in vendita che in locazione, per gli immobili ubicati nelle viabilità principali dei centri storici, a differenza dei locai commerciali, meno appetibili e ubicati nelle viabilità secondarie che subiscono una continua trasformazione a destinazione a servizi e/o laboratori e/o garage”.
“Il 2021 sarà l’anno di nuovi format commerciali e la revisione delle priorità per quanto riguarda il settore commerciale relativamente agli esercizi di vicinato e alle medie strutture di vendita. La chiusura di alcuni grandi centri commerciali e lo sviluppo dell’e-commerce, che erano tendenze in atto ormai da anni, hanno visto una accelerata a causa della pandemia, con una rivalutazione del negozio di quartiere e dei servizi di consegna a casa”.
La Borsa Immobiliare dell’Umbria della Camera di Commercio di Perugia, è partecipata da agenti immobiliari professionisti iscritti al R.E.A. presso le CCIAA, regolarmente abilitati ai sensi della L. n. 39/1989. Il numero di iscrizione al Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (R.E.A.), insieme al tesserino di riconoscimento, identificano l’iscrizione del professionista all’interno della propria Camera di Commercio di appartenenza e certificano l’attività dei professionisti che operano in un settore sempre più globale e complesso con aggiornati e qualificati servizi per il cittadino.Gli agenti immobiliari iscritti alla Borsa Immobiliare dell’Umbria sono vincolati da comportamenti che mettono a riparo il cliente da cattive sorprese.
Marcello Bambagioni, Presidente del Comitato di Vigilanza della Borsa Immobiliare dell’Umbria, ha analizzato il trend del Mercato Immobiliare umbro con destinazione commerciale.
“Riscontriamo che anche a livello regionale Umbria – ha notato il Presidente Bambagioni – dopo un modesto incremento delle transazioni immobiliari che si è protratto negli ultimi cinque anni, favorito anche dai prezzi particolarmente favorevoli per gli acquirenti, gli immobili commerciali hanno avuto una piccola contrazione nelle compravendite a seguito della pandemia Covid-19. Tenendo conto altresì che con il Lockdown gli esercenti non potevano e continuano ancora oggi a non poter svolgere liberamente e a regime la propria attività commerciale”.
“Per l’anno prossimo – continua Marcello Bambagioni – ci attendiamo un incremento delle compravendite di immobili commerciali intorno al dieci per cento”
“Tale incremento avrà ripercussioni positive con l’eventuale reintroduzione immediata della cedolare secca a tutti i contratti di locazione, diversi dall’abitativo, con la quale si permetterebbe ai conduttori e locatori di concordare nuovi canoni di locazione, diminuendo fortemente il possibile contenzioso che si genererà da questa ulteriore stretta legata al particolare periodo che stiamo vivendo, momento ovviamente particolarmente grave per tutto il comparto economico”.
Nelle nuove costruzioni con destinazione commerciale, inoltre, andranno ripensati gli spazi, gli ingressi e occorrerà attrezzarsi per il rispetto delle norme. Il 2021 sarà l’anno di nuovi format commerciali e/o la revisione delle priorità per quanto riguarda il settore commerciale relativamente agli esercizi di vicinato e/o alle medie strutture di vendita. La chiusura di alcuni grandi centri commerciali e lo sviluppo dell’e-commerce, che erano tendenze in atto ormai da anni, hanno visto una accelerata a causa della pandemia, con una rivalutazione del negozio di quartiere e dei servizi di consegna a casa.
Forte intesse viene confermato – sottolinea il Presidente Bambagioni – sia in vendita che in locazione, per gli immobili ubicati nelle viabilità principali dei centri storici, a differenza dei locali commerciali, meno appetibili e ubicati nelle viabilità secondarie che subiscono una continua trasformazione a destinazione a servizi e/o laboratori e/o garage.
“Il mercato riferito al segmento commerciale è pertanto in forte evoluzione ed i prezzi sono tanto più elevati per gli immobili aventi posizioni privilegiate ad alta comunicazione, dotati di pertinenziali ampi spazi destinati a verde e parcheggi e con una forte attenzione per agli edifici efficientati; meno appetibili sono gli immobili in viabilità secondarie e aventi dimensioni significative”.
I rendimenti e la rivalutazione degli immobili commerciali – conclude Bambagioni – rendono pertanto a tutt’oggi particolarmente interessante e attrattivo anche l’investimento a reddito nel segmento di mercato di riferimento.
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