Città di Castello. “Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Città di Castello, a seguito di segnalazione pervenuta alla Sala Operativa della Questura, sono intervenuti presso un’abitazione del tifernate a seguito di una discussione familiare.
La richiesta d’intervento è stata fatta dai genitori in difficoltà con il proprio figlio il quale, oltre a non assecondare le continue raccomandazioni e istruzioni sul corretto uso del personal computer, aveva assunto un atteggiamento ostativo e irascibile nei loro confronti.
Gli atteggiamenti scontrosi verso i genitori sono degenerati quando, al loro diniego sull’uso del computer, il ragazzo è andato in escandescenza, in preda a una crisi isterica.
A quel punto, i genitori hanno richiesto l’intervento della Polizia di Stato.
L’aiuto non si è fatto attendere e gli agenti, una volta giunti sul posto, si sono intrattenuti con il giovane che, come riferito dai genitori, si era già tranquillizzato perchè intimorito dalla chiamata fatta alla Polizia di Stato.
Dall’incontro con i poliziotti e dalla chiacchierata che ne è seguita, il giovane ha fatto un “patto” con i nuovi amici poliziotti. Ha garantito non solo che metterà in pratica un comportamento rispettoso e collaborativo con il padre e la madre ma che rispetterà i limiti imposti dai genitori per l’uso del computer.”
Così, in una nota, la Questura di Perugia.