Trascorrono i mesi e le anomalie climatiche non perdono forza nel continente europeo, ma anzi tendono ad accentuarsi, ma mano che ci avviciniamo verso la stagione fredda: l’inverno.
Eccessive anomalie climatiche aumentano i contrasti termici e quindi anche la potenza delle perturbazioni, oltre che basse pressioni.
E lo abbiamo visto anche con l’ultima perturbazione in transito sull’Italia, che ha prodotto precipitazioni localmente ragguardevoli in alcune aree, con accumuli anche di oltre 200 mm di pioggia in 24 ore. Sembra quasi essere divenuto normale che talune perturbazioni determinino piogge così violente.
Con l’estremizzazione climatica si possono concretizzare condizioni atmosferiche più che estreme, sia verso il caldo che verso il freddo. La mappa che abbiamo scelto evidenzia come in Europa si andranno a creare ulteriori condizioni anomale, conseguenti ad altre anomalie attualmente presenti.
Nello specifico, lo scenario europeo vedrà formarsi un forte anticiclone sull’Europa settentrionale e centrale, in rapido movimento, però verso la Russia europea, sospinto verso est dalle correnti oceaniche che quest’anno sembrano piuttosto energiche. Non perché non lo siano in media ad ottobre, bensì perché la loro forza era cominciata già ad agosto, e attualmente persiste.
Volendo dirla tutta, ci sembra di vedere in Europa un vero proprio caos climatico, dove mancano quelle figure bariche e termiche che sono tipiche della stagione. Il Nord Europa continuerà ad essere più mite rispetto alla norma, così anche la Russia europea. Eppure, questo periodo dell’anno dovrebbero raffreddarsi. In Italia si potrebbero avere ulteriori periodi con temperature anche sotto la media.
Come già detto prima, tutto questo degenera in estrema variabilità atmosferica, con repentini cambiamenti atmosferici associati a fenomeni intensi.
Nei prossimi giorni potremmo avere anche temperature molto alte per la media, anche in Italia, per poi far seguito un brusco calo.
Facciamo cenno a proiezioni meteo che al momento sono tutte da confermare, che idealizzano persino condizioni propizie a neve bassa, bassissima quota nel Nord Italia nei primi giorni di novembre.
Spero sia chiaro il concetto: con la variabilità così marcata, si realizza un’accentuazione di intensità dei fenomeni atmosferici, e passare in tempi molto brevi a condizioni atmosferiche opposte.
Questo favorisce anche precipitazioni concentrate in brevissimi periodi e molto intense.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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