Il Comitato per il Controllo e la Valutazione, presieduto da Thomas De Luca, si è riunito questa mattina a Palazzo Cesaroni per una audizione sugli esiti della legge sul prestito sociale d’onore (https://consiglio.regione.umbria.it/informazione/notizie-acs/stato-attua…) e sulla eventuale necessità di un adeguamento e di una attualizzazione della norma finalizzati a riconoscere un sostegno alle fasce sociali in condizione di fragilità.

Il direttore di Gepafin, Marco Tili, ha inquadrato le legge e definito gli obiettivi raggiunti dalla norma, che assegna alla finanziaria regionale la gestione del prestito d’onore. Il Fondo istituito dalla legge, ha spiegato, è stato utilizzato per 107mila euro di interessi abbattuti, relativi a 209 prestiti erogati. Non è stata registrata nessuna insolvenza, i prestiti sono stati dunque tutti restituiti.

Tra le criticità della norma regionale sarebbero emerse l’eccessiva burocrazia e i parametri troppo stringenti e complessi, tali da limitare un più ampio accesso al prestito. Gepafin avrebbe già inviato alla Giunta regionale alcune proposte di aggiornamento della legge, come l’incremento della percentuale di garanzia e l’apertura non solo con le banche ma anche con altri operatori finanziari vigilati dalla Banca d’Italia (come gli istituti di microcredito). Un report dettagliato sulle ipotesi di aggiornamento della legge, su richiesta del presidente De Luca, verrà inviato anche al Comitato, che lo valuterà per poi trasmettere un documento alla Terza commissione.

In apertura dei lavori il presidente De Luca ha letto la lettera inviata dal Portavoce delle opposizioni, Fabio Paparelli, circa il “mancato rispetto degli obblighi previsti dalle leggi regionali vigenti e i gravi inadempimenti da parte della Giunta regionale” (http://consiglio.regione.umbria.it/informazione/notizie-acs/assemblea-le…). In proposito il Comitato ha deciso di inviare alla Giunta regionale una richiesta di chiarimenti circa gli adempimenti indicati nella nota del consigliere del Partito democratico.

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