10 arrestati e 37 indagati e 35.881 persone controllate. 3.113 pattuglie impiegate in stazione e oltre
540 a bordo treno, per un totale di 1.113 convogli ferroviari presenziati (circa 11 treni al giorno).
156 servizi antiborseggio in abiti civili, sia in stazione che sui convogli e 313 servizi automontati
lungo linea e nelle stazioni prive del presidio fisso di Polizia Ferroviaria. 67 sanzioni elevate, 12
minori non accompagnati rintracciati dal personale della Specialità e restituiti alle famiglie o
collocati in comunità. 11 provvedimenti di polizia quali il cd “Daspo Urbano” e l’Avviso Orale.
Sono questi i risultati della stagione estiva appena conclusasi, che ha visto un’intensificazione dei
sevizi di vigilanza da parte delle donne e degli uomini della Polizia di Stato in servizio presso il
Compartimento Polizia Ferroviaria per le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo sia all’interno delle
stazioni che a bordo dei treni nell’ambito delle tre regioni di competenza territoriale, per garantire la
sicurezza dei cittadini e dei viaggiatori attraverso la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni
delittuosi.
9 le giornate di controllo straordinario organizzate dal Servizio Polizia Ferroviaria su tutto il
territorio nazionale nel periodo estivo: 3 operazioni “Stazioni Sicure”, con una complessiva
intensificazione dei servizi negli scali ferroviari interessati; 3 operazioni “oro rosso” per il contrasto
al fenomeno dei furti di rame e 3 operazioni “rail safe day” per la prevenzione dei comportamenti
scorretti e pericolosi in ambito ferroviario quali, ad esempio, l’attraversamento dei binari o il
mancato rispetto delle regole di sicurezza. Durante tali servizi la Polfer si è avvalsa della
collaborazione di unità cinofile della Polizia di Stato ed utilizzato metal detector e smartphone per il
controllo dei documenti in tempo reale.
Durante il periodo estivo, in particolare nel mese di agosto le regioni di Marche e Abruzzo sono
state interessate da considerevoli incendi che hanno causato l’interruzione della circolazione
ferroviaria, sulla linea Adriatica, anche per molte ore. I viaggiatori a bordo dei treni rimasti fermi in
stazione e lungo linea hanno potuto contare sull’intervento e l’ausilio della Polizia Ferroviaria.
Sei dei 10 arresti effettuati nelle regioni di Marche, Umbria e Abruzzo sono accomunati tra loro dal
medesimo motivo: un provvedimento restrittivo della libertà personale emesso dall’A.G.
giurisdizionalmente competente; risultato dell’efficacia del dispositivo di controllo preventivo,
intensificato e posto in essere dalla Polizia Ferroviaria sul territorio.



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