Con 9 voti favorevoli e 3 astenuti, la III commissione Urbanistica, nella seduta del 9 giugno, ha approvato l’odg, presentato da una consigliera di maggioranza, sulla realizzazione del progetto “L’asse blu del Tevere”.

Dopo aver posto l’accento sull’importanza del tema della tutela ambientale, l’atto sottolinea che la valorizzazione dell’ambiente va coniugata con lo sviluppo di modelli di mobilità sostenibile, la tutela della sicurezza idrogeologica e la creazione di valore economico.

Questa è la prospettiva nella quale va ad inserirsi “L’Asse Blu del Tevere”, progetto che ha come obiettivo la riqualificazione e la connessione di una grande infrastruttura verde e un grande parco del Tevere, con un percorso ciclopedonale di più di 60 km da Villa Pitignano a Casalina.

Il progetto intende rafforzare la fruizione dei territori interessati creando una connessione fra gli interventi già attuati a nord di Perugia e la ciclopedonale del Tevere e valorizzando le opere già esistenti.

Al centro della proposta c’è la valorizzazione del corridoio fluviale che interessa una delle aree con maggiore densità abitativa e insediativa dell’Umbria, con l’obiettivo di innescare un processo volto alla creazione di un grande parco che si connette agli interventi regionali già sviluppati a nord e sud del capoluogo.

In tale progetto, atto anche a garantire la manutenzione degli spazi pubblici, la creazione di percorsi pedonali e ciclabili lungo l’argine del fiume si coniuga con la valorizzazione ecologica (messa a dimora di alberi), creando così un nuovo modello di asse ciclopedonale nel quale la strada diviene funzionale all’attività agricola.

L’iniziativa mira poi a favorire lo sviluppo del cicloturismo con ricadute importanti, dal punto di vista economico, anche sui territori meno “ricchi”.

Ritenendo che “l’asse blu” possa divenire attrattore strategico capace di valorizzare le qualità primarie dell’Umbria, l’odg impegna l’Amministrazione:

-ad aprire un tavolo tecnico coinvolgendo la Regione, tutti i comuni interessati dal progetto unitamente al Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia, autore materiale del progetto medesimo;

-a valutare la possibilità di attingere, per realizzarlo, alle risorse previste da parte del Ministero delle Infrastrutture nel Piano Nazionale delle Ciclovie;

-a porre in essere le azioni necessarie per inserire la realizzazione dell’opera nelle risorse stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

In commissione sono stati sentiti l’assessore all’ambiente, un ex amministratore di un ente locale umbro e due docenti dell’Università di Perugia.

L’ex amministratore ha portato la sua esperienza e visione, sottolineando, in particolare, l’importanza di valorizzare i fiumi, che possono rappresentare gli assi principali rispetto ai percorsi ciclopedonali.  Ha poi rilevato che il problema principale di ogni amministrazione, una volta realizzate le infrastrutture, è quello della manutenzione. Per questo il progetto a cui fa riferimento l’odg è ideato in modo da favorire sinergie col cittadino e meccanismi virtuosi.

I docenti del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università degli studi hanno illustrato le idee di fondo del progetto elaborato a partire da uno studio avviato nel 2009. Proprio per non tralasciare il tema della gestione delle opere una volta realizzate, sono stati presi in considerazione concetti quali quelli di comunità verde e di multifunzionalità dell’agricoltura. Il progetto – è stato anche detto – potrebbe essere articolato in azioni da collegare alle missioni del Pnrr per partecipare ai bandi che mettono a disposizione risorse.

L’assessore all’ambiente ha concordato sul fatto che la manutenzione delle opere è il tema più complesso per tutti gli enti locali. Ha poi rimarcato che sull’asse del Tevere l’amministrazione sta ponendo grande attenzione. In particolare, sono in corso i lavori (ora sospesi per il rispetto dell’avifauna) per riqualificare il percorso che da Ponte San Giovanni arriva a Ponte Valleceppi. Da ultimo è stato approvato un altro progetto, finanziato dalla Regione, per una pista ciclopedonale a Ponte Felcino. Ricordato anche il finanziamento ottenuto per gli interventi di rigenerazione urbana. L’assessore ha trovato interessante il tema della creazione di green community per evitare che le infrastrutture cadano in stato di abbandono. A suo avviso, fare sistema con realtà associative e imprenditoriali è una intuizione positiva. Ha quindi affermato di accogliere l’invito dell’odg a coinvolgere università e Regione per allargare la riflessione.

Secondo un esponente di maggioranza, l’odg offre una visione organica dei percorsi ciclopedonali, interessante soprattutto per i territori lungo la fascia fluviale; il sistema dei percorsi, con le sue diverse valenze (ambientale, economica, ecc.), infatti, non può che riportare vita nelle frazioni. Gli interventi di rigenerazione urbana che l’amministrazione potrà avviare in quanto finanziati, focalizzati sui centri abitati lungo Tevere, andranno comunque in questo senso.

Da parte della minoranza è stato evidenziato che la valorizzazione del percorso lungo l’asse del Tevere, obiettivo anche per le precedenti amministrazioni, oggi diviene una possibilità più concreta in virtù di nuove opportunità di finanziamento. E’ comunque necessario che l’amministrazione si faccia carico degli interventi di manutenzione (come sfalci e potature) attraverso la convenzione Afor e una programmazione puntuale.

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