Passaggio finale oggi alla Camera dei deputati che approva con una larghissima maggioranza: risorse per oltre 4,5 milioni e subito il Comitato nazionale. La felicità del sindaco di Assisi
(UNWEB) La Camera dei Deputati, in una delle sue ultime sessioni di questa legislatura, ha dato il via libera al disegno di legge per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi con 285 voti favorevoli, 1 contrario e 4 astenuti.
Il provvedimento prevede l’istituzione del comitato nazionale e risorse per 4,510 milioni di euro così suddivise: 200 mila euro per l’anno 2022, 500 mila per il 2023, altrettanti per il 2024, un milione di euro per il 2025, due milioni per il 2026, 300 mila euro per il 2027 e 10 mila euro per il 2028.
Il comitato nazionale sarà composto da venti membri (ai quali non spetterà alcun compenso ma solo un rimborso spese) nominati con decreto del presidente del Consiglio dei ministri; oltre al sindaco di Assisi, che sarà membro di diritto, due saranno designati dal Ministro della cultura; due dal ministro del turismo; tre dal ministro dell’istruzione e da quello dell’università e della ricerca d’intesa tra loro; uno dal ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale; due dalla Conferenza unificata; due dalla Regione; due dal Comune di Assisi; uno dal vescovo della diocesi; due dalla Conferenza dei ministri generali del primo ordine francescano e del terzo ordine regolare e uno dalla Società internazionale di studi francescani. A farne parte saranno esponenti del mondo della cultura, aventi comprovata competenza e conoscenza della vita e delle opere del santo, e rappresentanti di enti pubblici, privati ed ecclesiastici che vantino una particolare competenza e conoscenza della figura di San Francesco o che siano “particolarmente coinvolti nella celebrazione per l’ambito territoriale, turistico o istituzionale in cui operano”. A questo comitato potranno essere destinati anche altri contributi da parte di enti pubblici e privati oltre che «lasciti, donazioni e liberalità di ogni altro tipo».
Al Comitato sarà affidato il compito di elaborare il programma culturale relativo alla vita, all’opera e ai luoghi legati alla figura di San Francesco, con l’obiettivo di favorire la diffusione della conoscenza del pensiero, dell’opera, della cultura e dell’eredità del santo. Più in dettaglio, il provvedimento prevede che tale programma comprenda attività di restauro di beni mobili o immobili sottoposte a tutela, nonché attività di ricerca, editoriali, formative, espositive e di organizzazione e gestione di manifestazioni in ambito culturale, storico, letterario, scientifico e artistico di elevato valore, in una prospettiva di internazionalizzazione, di promozione turistica e di innovazione tecnologica. Una particolare attenzione andrà posta agli aspetti del messaggio francescano riguardanti il rispetto e la cura dell’ambiente, il dialogo tra le religioni e la pacifica convivenza tra i popoli, al fine di divulgare in Italia e all’estero, anche mediante piattaforme digitali, la conoscenza del pensiero, dell’opera, della cultura e dell’eredità del personaggio.
Il sindaco di Assisi, come quando c”è stata la discussione in Senato, ha voluto seguire i lavori in diretta dall’Aula e ascoltare tutti gli interventi dei deputati:
“E’ stata una grandissima emozione rendersi conto che il disegno di legge si avviava verso l’approvazione definitiva e quindi la trasformazione in legge. Un percorso che ha avuto al centro la figura di San Francesco, il nostro Santo, il Santo dei più poveri e deboli patrono d’Italia e dei cultori dell’ecologia, e ho constatato come la politica, con grande responsabilità, sia riuscita nell’impresa di portare a compimento l’iter legislativo – iniziato a maggio 2021 – in questa legislatura .
Sono doverosi ovviamente i ringraziamenti, in primis al ministro Dario Franceschini che ha accolto, per primo e fattivamente, il mio appello per una legge speciale per Assisi nell’ottavo centenario; un grazie anche ai membri della commissione cultura di Palazzo Madama e della commissione cultura della Camera e a tutti i parlamentari che, con responsabilità politica, sensibilità e impegno, hanno permesso il raggiungimento di un traguardo unico: il centenario francescano del 2026 ci offrirà la possibilità di confrontarci con la storia, di essere al centro del mondo e, grazie a questa legge e alla conseguente adeguata programmazione, di lasciare un segno indelebile alla luce della vita e della spiritualità di San Francesco, patrono d’Italia e di tutti i comuni d’Italia”.
Grazie alle risorse si potranno realizzare interventi di restauro e di valorizzazione del patrimonio culturale e letterario legati alla figura di San Francesco, come il Fondo Antico Comunale e l’edizione critica delle Fonti Francescane (l’ultima edizione critica risale al 1926) e si potranno organizzare eventi, appuntamenti, celebrazioni, manifestazioni artistiche e mostre. Questo significa fare tanto per la cultura e la promozione di Assisi e dell’Umbria tutta, in coordinamento anche con gli altri luoghi dei centenari del primo presepe e delle stimmate, Greccio e La Verna e passando attraverso il Giubileo 2025. Il centenario francescano sarà infatti una grande opportunità per sviluppare e aumentare i flussi turistici con ricadute positive su tutto il territorio, per far conoscere i valori, gli insegnamenti ma anche i luoghi di vita e i santuari di San Francesco che rappresenta in tutto il mondo i valori universali di pace, fraternità e dialogo tra i popoli, oggi più che mai, in questo momento storico, fondamentali e dirimenti per il presente e per il futuro dell’umanità. Da oggi l’ottavo centenario del transito di San Francesco ha la sua legge nazionale: sarà la cornice del nostro rinnovato ed entusiastico impegno, come amministrazione, come città e come comunità assisana tutta, salda e unita, verso il passaggio culturale del 2026 in cui Assisi vuole ancora una volta lasciare un segno nella storia”.