Assisi. “Sono sempre numerose le denunce e le segnalazioni dei cittadini che, all’atto di effettuare acquisti on-line, vengono raggirati da abili e convincenti venditori che, molto spesso, sfruttando la scarsa dimestichezza delle vittime, riescono a farsi accreditare diverse centinaia di euro.
È quello che è accaduto ad una ragazza di Assisi che, alla ricerca di due biglietti per il concerto di una famosa cantante che si sarebbe esibita a Casalecchio Di Reno, dopo aver pagato i 110 euro richiesti dalla venditrice per l’acquisto online dei ticket, si è resa conto di essere stata truffata.
A quel punto, la 21enne si è rivolta agli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Assisi per presentare denuncia.
La giovane ha raccontato di aver pubblicato l’annuncio per acquistare due biglietti su un noto social network. Poco dopo era stata contattata da una donna che le aveva spiegato di aver comprato i biglietti del concerto ma di non poter più andare per sopraggiunti impegni di lavoro, motivo per il quale aveva deciso di vendere i suoi due ticket al prezzo di 55 euro l’uno.
A riprova della sua affidabilità, la venditrice aveva persino effettuato una videochiamata nel corso della quale aveva mostrato alla vittima la propria carta d’Identità.
La 21enne si era quindi convinta e, dopo essersi accordata per la vendita, aveva effettuato il bonifico di 110 euro senza però ricevere i biglietti. Nonostante le rassicurazioni della venditrice, dopo qualche giorno, la stessa aveva fatto perdere le proprie tracce.
Grazie però ai dati forniti durante la videochiamata, gli investigatori sono riusciti ad individuare la donna, identificata per una cittadina italiana – classe 2001 – apprendendo che non era nuova a questo genere di reati. La 21enne, infatti, è risultata avere diversi precedenti per truffa perpetrati attraverso i social network.
Per questo motivo è stata deferita all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa.
La Polizia di Stato, al fine di scongiurare questi spiacevoli episodi che spesso comportano la perdita di somme di denaro molto elevate, invita ad affidarsi esclusivamente a siti e a operatori specializzati, prediligendo sistemi di pagamento assicurati.”
Così, in una nota, la Questura di Perugia.