Si è rifugiata nella caserma dei
carabinieri che a Perugia ospita il Comando legione “Umbria”,
una studentessa italiana che ai militari ha riferito di voler
sfuggire alle violenze del compagno. Il personale della stazione
del capoluogo umbro e quello della sezione radiomobile della
locale compagnia hanno quindi arrestato in flagranza di reato un
ventiquattrenne di origini etiopi ritenuto responsabile di
maltrattamenti.
In caserma la giovane è stata accolta e assistita dal
personale dell’Arma, tra cui quello sanitario e un ufficiale
psicologo. Successivamente è stata accompagnata in ospedale per
ricevere le cure, venendo quindi dimessa con una prognosi di
sette giorni.
Ai carabinieri la giovane ha riferito – si legge in una nota
dell’Arma – una serie di episodi di violenza domestica che
andavano avanti dal luglio dello scorso anno. In particolare
violenze, minacce di morte, percosse e isolamento psicologico,
determinando quella che è ritenuta una situazione di grave
sofferenza per la vittima.
L’arresto è stato convalidato dal giudice del tribunale di
Perugia che ha poi rimesso in libertà il ventiquattrenne
disponendo per lui la misura cautelare del divieto di dimora in
Umbria e di avvicinamento alla persona offesa.
Secondo i carabinieri “l’intervento ha posto la parola fine
a un vero e proprio incubo per la giovane, restituendole
maggiore consapevolezza e sicurezza in questa delicata fase”.
“L’evento – sottolinea ancora l’Arma – costituisce l’ulteriore
occasione per suggerire alle potenziali vittime o testimoni di
segnalare tempestivamente alla forze dell’ordine-autorità
giudiziaria episodi simili, così da consentire di mettere in
campo le necessarie e immediate misure predisposte nella lotta
alla violenza di genere, per ricevere aiuto e protezione”.