A Fabriano il tavolo istituzionale sulla vertenza Indelfab (ex Jp Industries, ex Merloni) tra Fim Fiom e Uilm di Marche e Umbria, insieme alle rispettive confederazioni, e il sottosegretario al Mise Alessia Morani, presenti anche i sindaci e gli amministratori dei Comuni interessati (Fabriano, Nocera Umbra e Gualdo Tadino), così come l’assessore della Regione Marche Loretta Bravi. Assente invece la Regione Umbria. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito unitariamente che non esiste alcuna disponibilità ad accordi sulla procedura di mobilità.
“È indispensabile il ritiro della procedura – hanno rimarcato Fim, Fiom e Uilm – e una piena garanzia della continuità di sostegno al reddito dopo il 6 settembre, per la tenuta sociale dei territori”. Il governo, da parte sua, si è impegnato ad individuare soluzioni con le istituzioni locali e le parti sociali, per dare delle prospettive occupazionali reali ai territori, con o senza l’imprenditore.
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Le organizzazioni sindacali hanno apprezzato le proposte delle sottosegretaria Morani, e delle istituzioni, che hanno già chiesto all’azienda il ritiro della procedura e prospettato la ricerca di possibili soluzioni, anche alla luce degli strumenti messi a disposizione dal decreto Rilancio. I sindacati hanno però rimarcato l’assoluta necessità di costruire “prospettive di lungo periodo” che riportino lavoro e sviluppo in quelle che oggi sono vere e proprie “cattedrali nel deserto” delle aree interne umbre e marchigiane. Nei prossimi giorni i sindacati convocheranno le assemblee con i lavoratori in attesa della convocazione al Mise, prevista dalla sottosegretaria entro la metà di settembre.